Min. Giustizia: Incontro con l’Amministrazione sul contratto integrativo

18 Luglio 2011

Incontro con l'Amministrazione sul contratto integrativo

 

Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia

Si è svolta oggi la prevista riunione con l’Amministrazione sul Contratto Integrativo.
Il Sottosegretario Caliendo, affermando di parlare a titolo personale e non dell’Amministrazione, ha proposto di calendarizzare un’agenda di incontri per i singoli dipartimenti per le prossime settimane con l’intenzione chiudere il C.I. entro febbraio, affermando che ciò era una necessaria premessa per risolvere le questioni legate al riavvio e esecuzione delle procedure di mobilità interna sospese ingiustificatamente.
Non ha fatto alcuna proposta nel merito e ha dichiarato pubblicamente di non avere letto la nostra piattaforma consegnata all’Amministrazione e alle altre OO.SS lo scorso 11/12/08; a fronte di questa affermazione abbiamo espresso il nostro netto disappunto in quanto abbiamo ritenuto impossibile avviare un qualsiasi tipo di negoziato con un interlocutore che parla a titolo personale senza avere letto le nostre proposte; inoltre abbiamo considerato del tutto sbagliato legare la trattativa sul contratto integrativo allo sblocco delle procedure di mobilità, ricordando che i Giudici del lavoro stanno dando ragione ai lavoratori sul loro diritto immediato al trasferimento.
Abbiamo stigmatizzato che un atteggiamento simile dimostra un’Amministrazione non adeguata a rappresentare un rapporto con le OO.SS e dunque a fare gli interessi dei lavoratori.
E’ noto che per fare un nuovo contratto integrativo, consono ai dettami del CCNL, è necessario ricomporre i profili professionali e dunque fare la riqualificazione professionale: per giungere a tale risultato deve esserci un impegno politico e di spesa da parte dell’Amministrazione, una proposta o un progetto che l’amministrazione ha dimostrato oggi di non possedere.
Il Sottosegretario ha condotto la trattativa usando toni inadeguati e rivelando una totale impreparazione relativamente ai contenuti del contratto nazionale e alle norme più elementari con le quale si conducono le trattative sindacali, con grave pregiudizio per le regole sul rapporto di lavoro e per le ragioni dei lavoratori della giustizia.
Abbiamo comunque dato la nostra disponibilità a prendere parte al tavolo tecnico, nel quale porteremo avanti la proposta contenuta nella nostra piattaforma che prevede la ricomposizione dei profili professionali e la riqualificazione del personale della giustizia, per dimostrare che la FPCGIL non si sottrae al confronto.
La situazione che si è delineata oggi dimostra ancor di più la necessità di far sentire la nostra voce durante le cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario con presidi, volantinaggi ed interventi.
In queste condizioni, senza ascoltare le ragioni del personale della giustizia, non è possibile alcuna riforma: è giunto il momento che il Ministro Alfano, al di là delle dichiarazioni stampa, chiarisca se ha veramente intenzione di migliorare la giustizia e rendere un servizio efficiente per la cittadinanza.

Roma, 12/01/09

La coordinatrice Nazionale
FP CGIL O.G.

Nicoletta Grieco

 

 
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