Alle lavoratrici e ai lavoratori della Giustizia
Si è svolto ieri pomeriggio il previsto incontro sulle questioni inerenti l’informatizzazione, da noi richiesto nella riunione del 20 maggio scorso: per l”Amministrazione erano presenti il Dr. Birritteri e Dr. Aprile.
Abbiamo sottoposto alcune questioni già sollevate con numerose note negli ultimi mesi:
1) In merito all’assistenza da remoto abbiamo ribadito le nostre perplessità sui rischi che questa comporta per la sicurezza, nonché le ricadute che la stessa avrà su molti lavoratori ex atu, che hanno visto e vedranno il loro posto di lavoro a rischio. Abbiamo messo in evidenza come con l’assistenza ‘a remoto’ il rapporto fiduciario instauratosi negli anni passati con i lavoratori che prestavano servizio negli uffici verrà meno e verrà dispersa la professionalità specifica acquisita da questi lavoratori. Abbiamo dunque ribadito la necessità di reinternalizzazione di servizi essenziali per la giustizia come l’assistenza atu e la trascrizione. Abbiamo inoltre segnalato come la scadenza di alcuni contratti di assistenza stia mettendo in difficoltà il personale interno che si trova in alcune realtà italiane a svolgere due ruoli contemporaneamente, ed è assolutamente insufficiente.
2) Abbiamo dunque chiesto conto dello stato di tutti i progetti di informatizzazione come il SICP, il SICID e la digitalizzazione chiedendo come si continuerà a finanziarli visti i tagli alle risorse conseguenti alla legge 133. In relazione ai progetti partiti in alcune città pilota abbiamo espresso apprezzamento per la cosiddetta ‘formazione a cascata’ chiedendo tuttavia per i lavoratori che provvedono a formare altri colleghi l’applicazione del decreto interministeriale del 2000 che prevede specifica retribuzione per il compito di docente; abbiamo inoltre espresso la necessità di formazione adeguata che contribuisca a motivare il personale. Da parte nostra abbiamo dato disponibilità a destinare parte del fua a progetti relativi alla modernizzazione e informatizzazione segnalando tuttavia la necessità di un rifinanziamento virtuoso del fua, come stabilito nella scorsa legislatura.
3) In relazione al mutamento di responsabilità per gli informatici interni dovuto ai provvedimenti del garante sulla privacy che trasforma la figura dell’ADS in ADSI abbiamo segnalato all’amministrazione l’impellente necessità di ricomporre il profilo dell’esperto informatico in III area, nonché di stabilire in sede di contrattazione integrativa specifiche indennità.
4) Inoltre abbiamo chiesto la motivazione per la quale le piante organiche provvisorie concentrano molto personale presso l’Amministrazione centrale e abbiamo segnalato la necessità di porre mano, come già decritto nella nostra piattaforma di integrativo, all’istituto della trasferta ed al calcolo del tempo di viaggio per tutti lavoratori che devono spostarsi per motivi di ufficio. La FPCGIL ha inoltre chiesto la creazione delle piante organiche dei CISIA che disegnino la reale distribuzione sul territorio del personale, con conseguente delega ai dirigenti CISIA per la contrattazione decentrata.
5) Abbiamo infine richiesto un incontro specifico in relazione alla questione delle notifiche telematiche e delle nuove attribuzioni degli ufficiali giudiziari.
In relazione alla questione delle piante organiche l’Amministrazione ha assicurato che nessun esperto informatico verrà spostato dalla sede dove opera ed ha dato disponibilità a trattare gli istituti summenzionati; in relazione al mutamento di responsabilità per gli informatici interni si è detta disposta a discutere di eventuali indennità.
Sulla questione da remoto e la vicenda degli ex atu l’Amministrazione non ha dato nessuna risposta né alcuna rassicurazione sulla sicurezza del sistema: si è limitata a dichiarare la necessità di adeguarsi ad un sistema comune a tutta la pubblica amministrazione senza tenere in conto la rilevanza dei dati trattati al Ministero della giustizia, dimostrando una totale indifferenza per la perdita di posti di lavoro, per l’interruzione dei rapporti fiduciari ed anteponendo i motivi di risparmio a quelli di sicurezza.
In relazione alla digitalizzazione, annunciata in pompa magna dai Ministri Alfano e Brunetta, l’Amministrazione ha semplicemente dichiarato che questa avverrà tramite l’utilizzo del personale interno prima adibito al servizio di fotocopiatura, mostrando l’assenza di un progetto serio in merito nonché dimostrando di non conoscere le attuali condizioni di lavoro degli uffici giudiziari, dove il personale interno, oltre a non essere formato né alfabetizzato sull’informatica, è assolutamente insufficiente ed impossibilitato ad assumere mansioni aggiuntive.
Per il progetto SICID il Dr Aprile ha detto che verrà esteso nei prossimi mesi in tutta Italia limitandosi a fornire informazioni di carattere generale; in relazione al SICP, già portato a termine in alcune città pilota, ha dichiarato che tale progetto è attualmente sospeso in attesa di collaudo, almeno fino alla fine dell’anno, in questo caso sì per motivi di ‘sicurezza’.
In risposta alla nostra richiesta sulle risorse necessarie per poter continuare a far funzionare questi progetti e avviare anche il processo telematico a fronte dei mancati stanziamenti e dei tagli della 133 l’Amministrazione ha dichiarato candidamente che ‘spera di trovare i soldi’.
Abbiamo avuto la conferma ufficiale di quanto da noi anticipato nel comunicato stampa sulle ‘fantasie informatiche dei ministri Brunetta e Alfano’: l’amministrazione non ha alcun progetto concreto, non ha intenzione di portare a termine quanto già intrapreso negli scorsi anni e non sono previsti investimenti per una effettiva informatizzazione e modernizzazione del sistema.
Ancora una volta siamo fermi alle parole, senza fatti.
Invitiamo tutti i lavoratori a partecipare alle iniziative promosse dalla FPCGIL nelle città italiane, in particolare quella di Milano del 16 giugno e quella di Napoli del prossimo 30 giugno, insieme all’ANM e altre OO.SS.
Roma, 12/06/09
La coordinatrice Nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco