ASSEMBLEA NAZIONALE DEL 10.10.08
(Mobilitazione del pubblico impiego, finalità della vertenza lavoratori pubblici:
-Restituzione alla contrattazione della cifra sottratta ai fondi di ente e amministrazione che è pari a 1,7 (mld di euro)
– Stanziamento nella Legge Finanziaria di risorse sufficienti a rinnovare i CCNL ribadendo l’intangibilità del contratto nazionale su due livelli
– Stipula di un accordo sul nuovo modello contrattuale che riconfermi l’unicità del modello per il lavoro privato e pubblico).
La CGIL Difesa ringrazia tutti i lavoratori che hanno partecipato all’Assemblea Nazionale che si è tenuta presso la Sala Mensa A.M. Via Godetti -Roma, un particolare ringraziamento alle strutture territoriali che si sono impegnate a recuperare un idoneo locale per contenere i tanti lavoratori intervenuti.
Nel dibattito seguito agli interventi dei Coordinatori Nazionali CGIL–CISL e UIL è emerso il profondo stato di malessere dei dipendenti civili della Difesa esasperato da questa pressante campagna denigratoria del lavoro pubblico e dai provvedimenti normativi che incidono sui diritti faticosamente conquistati.
Nello specifico la mancata “civilizzazione” e valorizzazione del personale civile rimane una questione ancora aperta. Con maggiore evidenza è stata ribadita la disparità di trattamento economico a parità di condizioni lavorative (ad es. indennità di missione – situazione di malattia) con il personale militare, nonché la copertura di posti di funzione da parte del personale militare che per status dovrebbe essere impiegato in funzioni operative. La tipicità del Ministero della Difesa è stato uno dei punti più dibattuti rispetto al contesto degli altri lavoratori pubblici.
Alla fine del dibattito una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dal Sottosegretario On.le Cossiga al quale sono state rappresentate le ragioni della mobilitazione dei lavoratori pubblici e quelle dei lavoratori civili della Difesa. Il rappresentante del governo si è dichiarato disponibile a confrontarsi nelle programmate riunioni a partire da quella del 13.10.2008.
INCONTRO CON IL SOTTOSEGRETARIO ON.LE COSSIGA 13.10.2008
Così come sollecitato dalle OO.SS. in data 13-10-2008 si è tenuto presso il Gabinetto del Ministro il previsto incontro avente all’ordine del giorno:
* problematiche dell’Arsenale militare di Taranto;
* reimpiego del personale civile del soppresso CFRC “Calabria” di Reggio Calabria.
L’incontro che si è protratto fino a tarda sera ha visto la partecipazione delle OO.SS. Nazionali, territoriali, delle Istituzioni locali e di alcuni Parlamentari.
Il Sottosegretario ad apertura dell’incontro ha precisato che la riunione aveva carattere informativo, ha ribadito l’attenzione che questo vertice politico intende avere rispetto la problematica e l’emergenza della situazione “Arsenale Taranto” e subito dopo ha lasciato la parola ai competenti organi dell’Amministrazione che hanno esposto i provvedimenti adottati per fronteggiare la situazione di emergenza e l’esigenza di ripristinare parte delle lavorazioni nelle officine soggette a chiusura a seguito di provvedimenti giudiziari.
Questa O.S. nel prendere atto dei provvedimenti posti in essere non ha potuto esimersi dell’evidenziare al rappresentante del governo le seguenti questioni:
i provvedimenti adottati che vanno dal “.. decreto per l’esecuzione, mediante il ricorso a ”procedura negoziata”, degli ulteriori interventi di estrema urgenza, per il risanamento e l’ammodernamento dell’Arsenale militare” al “… primo gruppo di interventi affidati al Genio Campale e la previsione di un ulteriore finanziamento per la prosecuzione del programma di lavorazioni…”, hanno solo parzialmente soddisfatto le richieste che da più parti sono state sollevate.
Pertanto dopo aver preso atto della tempistica che indica nella prima metà del 2009, la risoluzione dei problemi immediati rispetto alle infrastrutture e ripristino delle lavorazioni, abbiamo chiesto al vertice politico di indicare con chiarezza l’intenzione di rilanciare con un dettagliato PIANO INDUSTRIALE le attività dell’Arsenale Militare di Taranto, nonché l’individuazioni di risorse certe atte a consentire il risanamento e l’ammodernamento della struttura industriale di Taranto e nell’immediato la gestione del personale che attualmente non può svolgere il proprio lavoro presso le officine.
E’ stato evidenziato la realtà territoriale e sociale del sito. Più in generale è stato chiesto se la politica di questo governo intende rilanciare il ruolo pubblico di tutta l’area industriale della Difesa;, quindi ancora una volta è stata ribadita la necessità di conoscere l’esito dello studio effettuato dal CAID per il quale, lo ricordiamo, il Ministro La Russa ne aveva sollecitato la conclusione.
Necessaria e costruttiva la presenza al tavolo delle rappresentanze locali, istituzioni locali e parlamentari che hanno delineato nei loro interventi quanto sia importante per quel territorio la realtà lavorativa dell’Arsenale di Taranto e della sede distaccata di Brindisi.
E’ stata manifestata con chiarezza la perdita di fiducia verso le compagini governative che si sono alternate, sin dal 1998, alla guida del Ministero della Difesa prospettando una riorganizzazione dell’Area Industriale e non attuando, parallelamente, una gestione oculata delle risorse umane, finanziarie e degli investimenti che avrebbero dovuto far diventare gli arsenali la forza propulsiva delle attività industriali della Difesa, determinandone il lento declino.
I lavoratori, pur in condizioni di precarietà, hanno continuato a lavorare e a difendere la loro dignità chiedendo una progettualità e prospettiva industriale ad un Arsenale che opera in un contesto socio economico del tutto particolare.
Chiediamo che alle dichiarazioni di principio quali quelle espresse dal sottosegretario “centralità e strategicità dell’Arsenale di Taranto” alle quali da troppi anni siamo abituati, seguano i fatti.
Quale futuro attende i lavoratori Civili della Difesa, cosa intende attuare questo Governo per il rilancio dell’Area Industriale, noi ne rivendichiamo il ruolo pubblico e oggi più che mai con forza chiediamo che venga riconosciuto il ruolo che i civili rivestono in questo Ministero.
Alla conclusione dell’incontro, il sottosegretario si è impegnato a riconvocare in tempi brevi le OO.SS. per informarle dell’esito dello studio del CAID e a tenerle informate sulla situazione dell’Arsenale di Taranto.
REIMPIEGO PERSONALE CIVILE COMANDO RFC “CALABRIA”
L’Amministrazione ha informato le OO.SS. delle iniziative intraprese per effettuare il ricollocamento delle 19 unità di personale civile, sia nell’ambito Ministero Difesa che nelle altre Amministrazioni pubbliche.
Per alcuni dipendenti il reimpiego sarà possibile presso Enti della Difesa che insistono sul territorio di Reggio Calabria, mentre per altri ci sarebbe la possibilità di reimpiego nelle sedi di Messina e Catanzaro.
Tutte le OO.SS. al tavolo hanno condiviso la necessità di chiedere al vertice politico di esperire un ulteriore tentativo per un giusto ricollocamento di tutto il personale nel territorio di Reggio Calabria.
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca