Così come riportato nel comunicato FPCGIL DIFESA del 22.10.2009 nel quale indicavamo come una delle esigenze prioritarie per il personale civile della Difesa la:
“EQUIPARAZIONE DI ATTIVITA’ LAVORATIVE TRA PERSONALE CIVILE E MILITARE”
Ripristino mediante interventi legislativi e contrattuali di condizioni di uguaglianza tra lavoratori che operano all’interno dello stesso Ministero e che a parità di condizioni lavorative non hanno lo stesso trattamento economico (indennità di missione – indennità di campagna)”, vi comunichiamo che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31.12.2009 n.303 , la legge di conversione del decreto legge 4 novembre 2009, n.152, che all’art.3, comma 7 quater, HA RESO PERMANENTE, a decorrere dal 2010, il ripristino dell’indennità di trasferta per il personale civile della Difesa.
La nostra battaglia ha messo in evidenza come all’interno della nostra Amministrazione esistevano differenti trattamenti economici per il personale militare e civile, che svolgeva lo stesso tipo di lavoro, in particolare appunto la corresponsione dell’indennità di trasferta. Con la norma recentemente approvata, la situazione di disparità di trattamento è stata superata ripristinando ciò che era stato tolto, ingiustamente, non era più sostenibile che a parità di condizioni lavorative, il personale civile in missione non recepiva il giusto riconoscimento economico così come lo percepiva il personale militare.
La FPCGIL Difesa continuerà a rappresentare alla attuale compagine governativa, l’altra situazione di disparità di trattamento relativamente al percepimento dell’indennità di campagna.
Pur riconoscendo le scelte individuali di ricorsi giudiziari, mediante la mediazione delle strutture territoriali della FPCGIL, rimaniamo convinti che la battaglia debba essere portata avanti con i referenti politici che si confrontano con il sindacato, il principio dell’uguale trattamento economico per attività lavorative svolte da personale operante presso lo stesso Ministero, resta per noi ancora valido.
A tutto il personale civile che si trova nelle condizioni giuridiche ed operative del personale militare e svolge uguali attività DEVE essere corrisposto lo stesso trattamento economico.
Tale principio di uguaglianza di attività lavorative e riconoscimento economico, sarà oggetto di vertenza nei prossimi incontri con la parte politica, affinchè vengano ripristinate effettive condizioni di parità così come è avvenuto per l’indennità di trasferta.
Roma,11.01.2010
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca