MEGLIO TARDI CHE MAI
Condividiamo la denuncia fatta dal nostro Ministro, On Prestigiacomo, sulla gravità dello scippo attuato con l’articolo 4 del decreto anti crisi in discussione alla Camera, che sottrae al Ministero importanti competenze in merito alle valutazioni sulle scelte da operare sulla costruzione di nuovi impianti energetici.
Infatti, con tale manovra si toglie alla collettività uno strumento di trasparenza, che pur con tutti i difetti del caso, è la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
Non solo, ma ancora una volta vogliamo sottolineare che con questo atto va avanti un processo di smantellamento delle funzioni di una struttura pubblica come il Ministero dell’Ambiente che ha il compito di garantire ai cittadini italiani il diritto all’ambiente.
Vogliamo, nello stesso tempo, segnalare al Ministro Prestigiacomo la necessità di maggiore coerenza, attenzione e sensibilità verso il lavoro che i funzionari del Ministero sono chiamati a svolgere in condizioni sempre più disagevoli (carenze di organico e di risorse economiche).
Infatti, come da tempo denunciamo, alcune Direzioni ed in particolare quella che si occupa di VIA, sono in condizioni di non poter operare a causa della gravissima carenza di personale, non più mitigata dalla presenza di lavoratori precari ai quali non è stato possibile rinnovare il contratto, anche a causa di scelte che lo stesso Ministro ha fatto, permettendo tali rinnovi ad alcune Direzioni generali e non ad altre.
L’urgenza e l’impegno a favore del rafforzamento del Ministero dell’Ambiente non può essere legata solo a dichiarazioni ad effetto ma richiede sia una seria politica di programmazione di nuove assunzioni attraverso concorsi pubblici e trasparenti, sia risposte immediate all’emergenze lavorative esistenti, che salvaguardino il patrimonio di lavoro e conoscenze dei lavoratori da troppi anni in condizioni di precarietà, sia infine un impegno su temi da sempre sottovalutati quali la formazione e la crescita professionale del personale.
Roma 22 luglio 2009