Le dimissioni da presidente del consiglio superiore del prof. Andrea Carandini sanciscono una ulteriore sconfitta per il settore della cultura.
In questi anni segnati da una protervia senza interruzioni – da parte dei governi di destra e di sinistra – abbiamo assistito a riduzioni del personale e tagli generalizzati dei fondi che vanno oltre il 70%! La lettera-denuncia di Carandini ne offre i termini e gli esiti “nella constatazione dell’impossibilita’ del Ministero di svolgere quell’opera di tutela e sviluppo del patrimonio culturale stante la progressiva e massiccia diminuzione degli stanziamenti di bilancio”.
Il Mibac – tutela, cultura, spettacolo – e la cabina di comando che lo dovrebbe governare è ormai allo sbando.
Una casta di affaristi e di incolti sta uccidendo la risorsa principe del fu bel paese.
La CGIL Bac dice no a questa deriva e rilancia la mobilitazione in atto nei territori insieme alla Coalizione affinché cessi lo scempio sulla cultura e sui lavoratori del comparto fino a farla considerare fra le priorità dello sviluppo e rinascita del Paese.
Roma, 15 marzo 2011
Il coordinatore nazionale Fp-Cgil bac
Libero Rossi