FINE DELLE MISSIONI?
Con la Circolare n.20 del 23 giugno, a firma a del Segretario Generale Cecchi, si mette una pietra tombale sulla possibilità di utilizzo del mezzo proprio per gli spostamenti per missioni.
In sostanza l’utilizzo del mezzo proprio diventa un onere aggiuntivo per i lavoratori, i quali non hanno più diritto ai rimborsi delle spese sostenute ed il costo rimborsabile è solo quello previsto dalle tariffe dei mezzi pubblici per i trasporti. In sostanza l’onere delle spese ricade esclusivamente sul lavoratore come se andasse in gita con la famiglia e non per compiti di Istituto. Ancora una volta si colpiscono i lavoratori e, con essi, il servizio che nel MIBAC comporta necessariamente spostamenti per missione. Noi potremmo a questo punto suggerire al ministro Tremonti ed alla Dirigenza del Ministero di chiudere per decreto il Ministero con la prossima manovra economica, visto che si punta sulla sua inutilità, e intanto suggeriamo ai lavoratori di non utilizzare il mezzo proprio per le missioni, in attesa di soluzioni di buon senso che eliminino quella che è una vera e propria vessazione economica verso i dipendenti che intendono svolgere la propria funzione al servizio dei cittadini. Ci chiediamo inoltre a cosa può servire il tavolo tecnico che abbiamo concordato sull’argomento, visto che non si è avuto neppure il buon gusto di attendere le sue conclusioni e si è preferito procedere in modo unilaterale.
SUL CODICE ETICO
In allegato a questo comunicato vi inviamo la proposta di Codice etico per il Mibac e le nostre osservazioni. Naturalmente non è in discussione la volontà di emanare un codice etico, quanto piuttosto alcune previsioni contenute nello stesso, che aggravano ingiustificatamente per i lavoratori il già pesante Codice di Disciplina, su cui si è esercitato il Ministro dell’Italia peggiore. Come nota di colore rinviamo alla regolamentazione del conflitto di interessi richiamando l’antico detto popolare, sempre attuale, del predicozzo ben fatto e del razzolio malamente attuato…
ANCORA SUL CEDOLINO UNICO
Continuano ad arrivare segnali non confortanti dalla periferia: in Campania, ad esempio, l’Amministrazione ha adempiuto con regolarità, ma è intervenuta la Ragioneria Territoriale con un rilievo nel quale chiede la trasmissione dell’Accordo sulle turnazioni. Accordo che già è stato registrato dagli Organi di controllo e quindi dalla stessa Ragioneria: può essere un motivo per fermare i pagamenti? Noi continuiamo a sollecitare i territori ad attivare verifiche presso le Direzioni Regionali, segnalando intoppi e inadempienze: i lavoratori, tutti, entro la fine di agosto devono percepire quanto dovuto, e laddove si registrano ritardi ingiustificati avviare le iniziative di protesta e di messa in mora dei Direttori Regionali, anche utilizzando le istanze individuali di richiesta pagamento di cui recentemente abbiamo mandato modello di istanza.
Roma, 1 luglio 2011
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni