DIRIGENZA: RETRIBUZIONE DI POSIZIONE
Ieri, 18 novembre, siamo stati consultati dall’Amministrazione, in merito alla bozza di D.M. finalizzato a fissare il valore economico graduale da conferire alle retribuzioni di posizione variabile corrispondenti alle tre fasce in cui collocare i dirigenti non generali.
L’Amministrazione ha precisato che il documento in questione, come altri, è stato costruito non solo alla luce delle norme e dei dispositivi contrattuali, ma anche tenendo conto e facendo sintesi di tutte le osservazioni e considerazioni elaborate nel tempo.
Il confronto in merito alle strutture territoriali e alla loro graduazione è stata rinviato successivamente a quanto si determinerà a seguito della chiusura delle DTEF e della riallocazione di funzioni e personale nelle delle Ragionerie provinciali.
Per quanto ci riguarda, abbiamo chiesto di conoscere i criteri guida che avevano determinato la pesatura degli Uffici centrali. Abbiamo inoltre sottolineato il permanere dello squilibrio al Dipartimento delle Finanze, pur se determinato dalla attuale normativa, tra la numerosità della dirigenza centrale e quella periferica, addensata in 19 posizioni regionali, senza tener conto delle sedi metropolitane, con svariate decine di addetti e affidate alla gestione e capacità, notevolissime, di funzionari apicali.
L’Amministrazione ha risposto di aver tentato di evitare, rispetto alla dirigenza i danni economici che potevano derivare dai tagli agli organici, e di aver utilizzato, quali criteri di riferimento, quelli previsti dai CCNL. In particolare di aver considerato, nelle pesature delle strutture dirigenziali, la loro stessa ampiezza, l’eventuale complessità e numerosità dell’utenza di riferimento, oltre che il richiesto livello di impegno professionale. Infine è entrata nella valutazione anche la pesatura dell’attività, in relazione al maggiore o minore addensamento normativo in carico all’ufficio.
Nel caso delle osservazioni relative al Dipartimento delle Finanze, pur tenendo conto delle pastoie normative, abbiamo avuto l’impressione di una insufficiente attenzione riguardo alle problematiche suesposte.
Come previsto nello stesso D.M. ci rivedremo con l’Amministrazione in prossimità della riallocazione di funzioni, attività e personale collegata all’applicazione del decreto 40/10.
Roma, 19 novembre 2010
FP CGIL MEF
Daniele Nola