Si è svolto questa mattina l’incontro con il sottosegretario on. Giorgetti, convocato ieri pomeriggio, per l’informativa, in ordine all’atto camera 3350 A art. 2 commi 1 bis e 1ter.
L’informativa verteva in sostanza sulla soppressione delle “direzioni territoriali dell’economia e delle finanze”, così come previsto dalla norma in questione, promossa da un Governo che non ha evidentemente nel suo orizzonte la ricerca della condivisione, in tema di riassetti organizzativi e non solo.
Il sottosegretario Giorgetti ha evidenziato come l’atto camera dovrebbe essere rapidamente approvato, consentendo così al personale delle direzioni provinciali del Tesoro di avanzare eventualmente domande di trasferimento verso i Monopoli di Stato, prioritariamente, o verso le Agenzie fiscali o nei ruoli del Ministero, convogliando le funzioni proprie di questi uffici verso le Ragionerie territoriali dello Stato o presso gli uffici centrali del Dipartimento dell’Amministrazione generale, dei servizi e del personale.
Infine è stato evidenziato come tutto ciò consentirà di non far cambiare città e provincia di lavoro a tutti i lavoratori che dovessero essere coinvolti nella mobilità.
Era presente, tra gli altri, il dr. Ferrara dei Monopoli di Stato (unica Amministrazione tra quelle citate nell’emendamento ed interessate ai trasferimenti) che ha evidenziato, nel corso dell’incontro, come la sua Azienda abbia bisogno di un fortissimo incremento di risorse umane, con un sostanziale raddoppio del personale delle aree (dalle attuali 1350 ad almeno 2500 unità, oltre ad un aumento della dirigenza, dalle attuali 27 unità a circa 140).
Riscontriamo come sia discutibile una scelta che rafforza il settore dei “giochi” piuttosto che la lotta all’evasione fiscale.
Come Sindacato, abbiamo chiesto quanto meno l’apertura di un tavolo negoziale che ci consenta di affrontare questioni come il trattamento economico dei lavoratori, eventualmente coinvolti nei trasferimenti a domanda, ovvero i criteri relativi ai trasferimenti stessi ed infine, citando solo le questioni prioritarie, verso quali organici si orienterà il Mef e quali funzioni riorganizzerà, trasferendo in un unico Ufficio il suo stesso personale, a livello provinciale.
Infine abbiamo voluto sottolineare l’assoluta necessità di chiudere la trattativa relativa ai Contratti integrativi 2009 e 2010 che, a nostro avviso, rischiano di passare sotto un cono d’ombra, rispetto all’emendamento in questione.
Il sottosegretario Giorgetti ha assunto l’impegno ad aprire quanto prima il negoziato, con particolare riferimento ai trattamenti economici ed ai criteri che governeranno i trasferimenti.
Verificheremo se almeno la gestione degli atti conseguenti a tali pretesi riassetti (che esauriscono anche gli effetti del DPR 43?) cercherà, come da impegno assunto, di pervenire ad un’intesa negoziale che consenta almeno di considerare i lavoratori del Mef come soggetti partecipi e professionalmente preparati piuttosto che oggetti di ristrutturazioni assimilabili semplicemente a tagli di spesa.
Roma, 5 maggio 2010
p. Coordinamento nazionale
FP CGIL MEF
Daniele Nola