Dichiarazione stampa di
Nicola Preiti, coordinatore nazionale FP CGIL Medici – medicina generale
Lo ripete di nuovo il Consiglio di Stato nella sentenza 1802/09 pubblicata il 26 marzo 2009. Questa volta lo dice alla Regione Friuli Venezia Giulia ed ai soliti sindacati corporativi. Ha respinto infatti il loro ricorso contro la sentenza del TAR del FVG n.50/07 che annullava la delibera della Giunta Regionale che illegittimamente aveva innalzato il numero ottimale da 1/1000 ad 1/1300 residenti.
Il 21 gennaio 2009 il Consiglio di Stato aveva detto le stesse cose alla Regione Calabria con la sentenza 241/09, e il 5 dicembre 2008 aveva respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalle Regione Lombardia verso la sentenza del TAR 2902/08, che anche qui aveva dichiarato illegittimo l’innalzamento del numero ottimale deciso dalla Regione.
Abbiamo promosso, come FP CGIL Medici, ricorsi ovunque, e queste decisioni del Consiglio di Stato si aggiungono infatti alla sentenza 4421/2007 del TAR Campania, Sezione V., alla sentenza del TAR del FVG n. 50/07, alla sentenza del Consiglio di Stato n. 1603/06, alla sentenza del TAR Lazio n. 9909/07 (per la regione Calabria), alla sentenza del TAR dell’Emilia Romagna 301/07, alla sentenza del Consiglio di Stato 4199/97, alle numerose ed autorevoli segnalazioni dell’Antitrust, ribadite in ogni occasione dal Presidente Catricalà .
Tutte le sentenze ed i pareri sono univoci e concordano e rinforzano quanto sostenuto da sempre dalla FP CGIL Medici. Basta allora con queste scelte “di potere”, o meglio ” di debolezza” delle Regioni, protezionistiche per una parte minoritaria della categoria, avulse dalla responsabilità politica verso i cittadini e pertanto intollerabili.
E’ inutile parlare di riorganizzazione delle cure primarie, di accesso unico, di ridefinizione di compiti e funzioni, di assistenza h24, ecc e poi rispondere con l’antico riflesso condizionato, corporativo e antiquato, dell’innalzamento del numero ottimale. Così si riducono i medici a disposizione dei cittadini, e a centinaia di medici si nega, spesso definitivamente, la possibilità di accedere alla professione. In compenso si apre ai subappalti ed allo sfruttamento.
La FP CGIL Medici chiede pertanto:
Alle Regioni, che hanno innalzato il numero ottimale, di adeguarsi a quanto stabilito dal Consiglio di Stato e pubblicare tutti i posti vacanti secondo il rapporto ottimale legittimo di 1 medico per 1000 residenti.
Al Comitato di Settore della Conferenza delle Regioni e alla Sisac di modificare quella sottospecie di “preintersa” del 22 dicembre scorso, dove si vorrebbe confermare la possibilità per le Regioni di innalzare il numero ottimale non solo come eccezione ma perfino in tutto il territorio regionale. Sarebbe una previsione che nasce già con il certificato di illegittimità.