Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
e di Rossana Dettori, segretaria nazionale FPCGIL
Abbiamo appreso dalla stampa con vivo sconcerto, che Pierluigi Grande, dirigente veterinario e già componente della segreteria nazionale della FPCGIL Medici, è stato indagato per avvelenamento delle acque e disastro ambientale per il caso di inquinamento della Valle del Sacco.
Si tratta di una notizia che provoca amarezza e rabbia, per chi come noi ha condotto insieme a Pierluigi tante battaglie per la tutela della salute pubblica.
Pierluigi è purtroppo scomparso da tre anni e non potrà difendersi.
Sta a noi ricordare che Pierluigi, come tanti colleghi veterinari pubblici, ha fatto sempre il suo dovere affrontando con il rigore, il coraggio e la sensibilità che lo contraddistingueva, una emergenza nuova, pericolosa per i cittadini tutti, senza clamori e senza personalismi.
Lo ribadiamo, ha fatto solo il suo dovere. Era il primo a dirlo ed era orgoglioso di questa sua umiltà. La FPCGIL si stringe solidale a tutti coloro, iscritti e non, che lo hanno conosciuto, con un sentimento di rispetto e di stima profonda per la persona che era e per il professionista onesto che ha dimostrato di essere.
Chiediamo con forza alla Magistratura che si faccia luce sulle reali responsabilità di questo gravissimo disastro ambientale, sulle carenze di controlli, e che davvero finalmente paghi chi ha inquinato e risarcisca la comunità tutta dell’enorme danno subito.
Senza che ci possa neppure sfiorare il sospetto che alla fine l’unico che pagherà sarà un morto che non può più difendersi. Ovvero che non pagherà nessuno e ancora una volta giustizia non sarà fatta.
Il 12 marzo 2009 cade il terzo anniversario della scomparsa di Pierluigi e noi tutti, ancora una volta, gli vogliamo dire: grazie.