Medici – Pacchetto-sicurezza: sui medici spia chiediamo chiarezza al governo

18 Luglio 2011

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Pacchetto-sicurezza: sui medici spia chiediamo chiarezza al governo

 
Comunicato Unitario

ANAAO ASSOMED – CIMO ASMD – AAROI – FP CGIL MEDICI – FVM –
FEDERAZIONE CISL MEDICI – FASSID – FESMED – FEDERAZIONE MEDICI UIL FPL

Siamo fortemente preoccupati – denunciano i Medici – e ci vediamo costretti a lanciare un serio allarme per il vulnus alla nostra deontologia professionale, per la tutela della salute degli immigrati privi del permesso di soggiorno e per la salute di tutti i cittadini.

Con l’odierno voto di fiducia del Senato al Pacchetto-sicurezza non è stato possibile emendare il testo con una norma che avrebbe introdotto, definitivamente e senza equivoci, una precisa e specifica esenzione – per i medici e per quanti abbiano un incarico nel Ssn – dall’obbligo di denuncia di situazioni di irregolarità relative alla cittadinanza o immigrazione di persone sottoposte a trattamento sanitario.

I sanitari, infatti, vengono esonerati dall’obbligo di segnalazione ma non, in quanto pubblici ufficiali, da quello di denuncia di un reato, quale quello di immigrazione clandestina introdotto con la nuova legge, la cui omissione o ritardo comporta il rischio di sanzioni penali.

Si tratterebbe di una norma iniqua e pericolosa che lede il diritto fondamentale alla salute, per la quale, se applicata, non potremo che ricorrere alla Corte Costituzionale.

Rischiano di rimanere, malgrado le forti critiche e proteste provenienti anche da parte della maggioranza di Governo, i Medici-spia, con l’impossibilità di una adeguata prevenzione e cura delle malattie infettive trasmissibili – a partire dal crescente pericolo della tubercolosi fino alle epidemie influenzali quali l’influenza A/H1N1 – per la paura degli immigrati clandestini di rivolgersi alle strutture sanitarie pubbliche.

I medici italiani hanno bisogno di operare nel rispetto dei principi del proprio Codice deontologico nonché in condizioni di sicurezza, propria e dei pazienti che assistono, senza vedere aggravata dal peso della burocrazia o da compiti impropri una attività troppo spesso svolta in condizioni di estrema difficoltà.

Chiediamo pertanto ai Ministri dell’Interno e della Giustizia, al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali nonché al Vice Ministro della Salute di emanare con urgenza una circolare interpretativa di questa legge che stabilisca i confini dell’agire dei professionisti sanitari in modo da spazzare via ogni possibile e pericoloso equivoco.

 

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