Roma, 19 giugno 2008
Al Ministro della Giustizia
On. Avv. Angelino Alfano
Egregio Ministro,
si diffondono voci relativamente alle funzioni che Equitalia dovrebbe acquisire in termini di recupero delle spese di giustizia e addirittura di notifica degli atti processuali.
Teniamo a farle presente come le esternalizzazioni delle attività proprie della giustizia, e segnatamente quelle di notificazione, si sono risolte in un generale fallimento con l’aumento dei costi per la giustizia e il peggioramento delle condizioni del servizio.
Ci riferiamo, ma l’avrà già capito, alla famigerata convenzione con Poste SpA. per la quale le chiediamo da subito di non procedere al rinnovo.
Prima di prendere qualunque decisione occorre quindi partire da ciò che è già successo, da una verifica delle scelte già compiute; non basta fare i calcoli in qualche stanza del ministero dell’economia, occorre fare i conti con la realtà per come si è mostrata e non per come ci piacerebbe.
Se è vero, come è vero, che il recupero delle spese di giustizia rappresenta un problema della nostra amministrazione e più in generale del nostro sistema giudiziario, occorre domandarsi perché e come si è giunti a questo punto e soprattutto se sia possibile, come crediamo che sia, trovare soluzioni organizzative interne alla macchina giudiziaria.
La situazione del servizio degli ufficiali giudiziari ripetutamente denunciata è stata praticamente lasciata nell’abbandono.
L’attività delle notificazioni processuali e di esecuzione delle decisioni della magistratura deve essere pubblica e deve essere, come è sempre stata, nelle mani del Ministero della Giustizia; bisogna rafforzare il ruolo di terzietà del settore pubblico e migliorare le condizioni di lavoro di chi è chiamato a svolgere queste delicate funzioni.
Il Segretario Nazionale FP–CGIL
Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali
Alfredo Garzi