Lettera aperta al Ministro Paolo De Castro

18 Luglio 2011

LETTERA APERTA AL MINISTRO PAOLO DE CASTRO

LETTERA APERTA AL MINISTRO PAOLO DE CASTRO
e, p.c. Al Capo di Gabinetto
Consigliere Ermanno Granelli

Egregio Signor Ministro,
dobbiamo prendere atto che, dopo l’incontro del 26 luglio u.s., fortemente voluto dalle OO.SS., soprattutto per l’incisivo intervento della nostra organizzazione, ha mantenuto – ma parzialmente – gli impegni assunti riguardo i passaggi d’area previsti dal CCNI: sono state cioè recuperate le risorse economiche per i passaggi verso l’area B ma non quelle verso l’area C, che diverrà il prossimo obiettivo da raggiungere.
Leggiamo in questo un segno di interesse nei confronti di una amministrazione da troppo tempo bistrattata: la FP CGIL continuerà a seguire attentamente la situazione che, non appena definitivamente conclusa, consentirà di sviluppare ulteriori ragionamenti sulle ulteriori prospettive di sviluppo professionale dei lavoratori.
Inoltre, come non accadeva da anni, è in pagamento la parte fissa FUA dell’anno corrente, per il quale abbiamo apprezzato il risolutivo intervento del Capo di Gabinetto, si procede al pagamento dei conguagli dello straordinario per il 2004 e 2005 – dovute da due anni – e siamo prossimi al pagamento del FUA 2005.
Abbiamo però registrato con dispiacere, la mancata approvazione della richiesta per l’adeguamento dell’indennità BSE – per complessivi € 450.000 – inserita nel maxi-emendamento alla legge finanziaria 2007 fino al venerdì precedente all’approvazione dello stesso alla Camera.
Crediamo sia indispensabile insistere!
Per questo Le rinnoviamo la proposta di adeguamento dell’indennità BSE affinché la stessa sia inserita nel maxi-emendamento al Senato, che speriamo sia salvaguardata dalla fiducia che sarà posta per l’approvazione.
E’ assolutamente necessario uno sforzo ulteriore per far sì che questa, che per il momento è solo una speranza, diventi certezza: è cioè necessario accompagnare tutto l’iter normativo al Senato con il Suo impegno diretto.
Come dire? Chi ben comincia è a metà dell’opera…
Registriamo infine le voci che circolano in materia di riforma del Mipaaf, tutte di natura tradizionale, quanto scontate. Cogliamo l’occasione per sollecitare un provvedimento di riorganizzazione che fornisca soluzioni concrete ai problemi della struttura che si ripercuotono sui cittadini e sui lavoratori.
Nell’incontro del 26 luglio scorso Le abbiamo rappresentato le nostre perplessità sull’attuale situazione della duplicazione delle strutture; auspichiamo dunque che la prospettata riforma, oltre al cambio di rotta per il coinvolgimento delle OO.SS., rappresentanti dei lavoratori, parta da una considerazione fondamentale per la CGIL, ovvero che la nuova struttura nasca dalla reale esigenza derivante dalle competenze attribuite al ministero, ivi compresa quindi l’alimentazione, e non dalla considerazione di trovare le poltrone per qualcuno.
Ogni soluzione, fin qui attuata dalla precedente gestione, è stata “contingente”, in quanto basata su una specie di “ubriacatura”, che parte dai posti disponibili per incarichi di vertice, piuttosto che su una visione sistemica, nella quale far prevalere l’approccio globale ai problemi, per integrarli con aspetti tecnici gestionali ed organizzativi.
“Un salto di paradigma” – per riprendere l’espressione di Khun – “dovrebbe essere all’orizzonte” ….vedremo a breve se – invece – rimarrà all’interno del gossip e della difesa “a uomo” di privilegi.
Roma 6 dicembre 2006

FP CGIL Mipaaf
Savino Cicoria

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