Lettera aperta al Ministro Mussi

18 Luglio 2011

Lettera aperta al Ministro Mussi

Roma, 24 Maggio 2007

Lettera aperta al Ministro Mussi

Gentile Signor Ministro,
Negli ultimi tempi La vediamo sempre più spesso in televisione dalla quale apprendiamo notizie su alcune scelte e trasformazioni da Lei fatte, sia sull’Università che sul mondo della Ricerca, scelte che non possiamo che apprezzare e condividere.
Con questa lettera ora noi le rappresentiamo la necessità di porre grande passione e attenzione per il personale del suo Ministero. Quel personale che dopo un anno si trova in uno stato di “AVVILIMENTO” e di STALLO. Un Ministero che a distanza di pochi anni si trova ad affrontare la sua terza ristrutturazione con tutte le difficoltà che pensiamo Lei possa immaginare. Non abbiamo ancora chiaro chi si deve occupare di noi, chi è il nostro interlocutore. Le relazioni sindacali sono rare e molto poco costruttive. Tutto da noi diventa difficile: informazioni sulle problematiche del personale, aprire tavoli per accordi, confronti, ricezioni documenti, ecc., ecc..
Nella nostra sede anche il possibile diventa impossibile, come ad esempio la difficoltà di duplicare un cartellino di riconoscimento, figuriamoci la STABILIZZAZIONE DEI PRECARI!
Crediamo che Università e Ricerca in un paese civile, moderno e che vuole crescere debbano essere oggetto di attenzioni ed investimenti.
Da parte nostra troverà tutta la disponibilità a qualsiasi confronto che abbia come obiettivo un’organizzazione del lavoro più funzionale ed efficiente; crediamo in un’Amministrazione Pubblica che si dia degli obiettivi ma che contemporaneamente si organizzi per raggiungerli.
Non si può parlare di trasformazione del lavoro pubblico, di riconquistare la fiducia degli utenti, se nel nostro Ministero non c’è attualmente nemmeno chi si occupa di garantire al personale diritti come: buoni pasto, straordinari, produttività, riconoscimenti professionali, carichi di lavoro, omogeneizzazione di stipendi e quant’altro.
Le chiediamo sig. Ministro di impegnarsi con noi per ricostruire il nostro posto di lavoro, e fare in modo di farne una sede dignitosa con programmi, strumenti e servizi seri per la cittadinanza, ridando così speranza a quel personale ormai rassegnato e avvilito, additato dall’opinione pubblica come “fannullone”!

FP CGIL– MUR
La coordinatrice Nazionale
Anna Fortini

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