FP CGIL
Dr. Sergio Basile
Direttore Generale
Direzione Servizi Interni
SEDE
e p.c. Sig. Capo di Gabinetto
Si fa seguito alla precedente nota del 15 ottobre u.s. con la quale la scrivente ha chiesto il ritiro del provvedimento ad effetturare il telelavoro concessa dall’amministrazione alla dipendente Vuoli in mancanza del previsto accordo di concertazione finalizzato a regolare un istituto applicabile per la generalità dei dipendenti.
Il comportamento dell’Amministrazione si configura in primo luogo come del tutto contrario alle legge in quanto l’autorizzazione al telelavoro concessa non rispetta le procedure previste dal D.P.R. 8 marzo 1999 n.70 e dal successivo Accordo Quadro sul telelavoro nelle Pubbliche Amministrazioni dl 23 marzo 2000.
L’ art. 3 del D.P.R. n.70/99 stablisce che “il ricorso a forme di telelavoro che può avvenire sulla base di un progetto generale in cui sono indicati: gli obiettvi, le attività interessate, le tecnologie utilizzate ed i sistemi di supporto, le modalità di effettuazione secondo principi di ergonometria cognitiva, le tipologie professionali ed il numero di dipendenti di cui si prevede il coinvolgimento, i tempi e le modalità di realizzazione, i criteri di verifica e di aggiornamento, le modificazioni organizzative ove necessarie, nonché i costi e i benefici, diretti ed indiretti”.
Le procedura citata ha l’obiettivo di garantire sia i profili di sicurezza, sia la valutazione dell’attività svolta, ma soprattutto è finalizzata a costituire un quadro di regole certe nel quale collocare il predetto progetto.
La mancanza di informazione alle OO.SS. non poteva certo sanare i vizi di illegittimità che già il provvedimento conteneva in origine e pertanto il comportamento “antisindacale” tenuto dall’Amministrazione e denunciato dalla scrivente nel corso dell’incontro dell’11 ottobre u.s. è solo un’ulteriore conseguenza di un atto del tutto contrario alla legge.
Con la presente la scrivente O.S. diffida l’Amministrazione dal reiterare il comportamento illegittimo tenuto finora, e nel contempo comunica che nel caso non si provveda a sanare tale comportamento, la scrivente procederà a denunciare alla Procura della Corte dei Conti il caso specifico.
Roma, 17 ottobre 2007
FP CGIL Ambiente
Maria Letizia Sabatino