Roma, 16 maggio 2008
Al Capo Dipartimento dell’O.G.
Ministero della Giustizia
Claudio Castelli
Prendiamo atto con la Sua nota del 9 maggio 2008 che sono stati assunti precisi interventi per colmare le carenze di personale amministrativo del Tribunale di Parma.
L’immissione in servizio di 4 unità neo assunte nel profilo di cancelliere C1 e l’attivazione di comandi da altre amministrazioni, attraverso gli strumenti previsti dall’art. 3 comma 128 della legge finanziaria 2008 per la copertura temporanea di 7 posti vacanti sui 13 scoperti da assegnare nei profili di cancelliere C2, C1, B3 e ausiliario B1, testimonia l’attenzione riposta dall’Amministrazione centrale nel reperire risorse per un ufficio giudiziario alle prese con il corposo carico organizzativo dei processi in fase di maturazione e originati dall’inchiesta sul crac Parmalat (allo stato richiedenti in fase dibattimentale la formazione di tre collegi , oltre due procedimenti secondo rito monocratico).
Esprimiamo il nostro apprezzamento per l’impegno espresso in relazione al quale avevamo sollevato segnalazioni sulla necessità di rafforzamento degli organici e delle tecnologie in un ufficio giudiziario in sofferenza nel fronteggiare processi di rilevanza nazionale.
In relazione al peso e al numero dei procedimenti originati dall’inchiesta si osserva, comunque, l’inadeguatezza della attuale dotazione organica del Tribunale di Parma che, al pari dei principali uffici del circondario -salvo gli uffici NEP-, a partire dal 1999 , con l’unificazione degli uffici di I grado, ha subito tagli ben superiori alla media degli altri uffici giudiziari del distretto.
Tale rilevazione è stata oggetto di una analisi comparativa condotta dalla nostra struttura regionale di riferimento e portata alla Sua attenzione .
A fronte di ciò, considerate anche le dimensioni del territorio e il progressivo aumento del volume di affari, sia nel campo civile che penale, andrebbe riconsiderata una revisione in aumento della dotazione degli uffici giudiziari della sede di Parma, con particolare riferimento ai profili addetti a funzioni di assistenza alla giurisdizione, perseguendo anche obiettivi di razionalizzazione attraverso l’accorpamento di Uffici del Giudice di Pace con ridottissimi carichi di lavoro.
In conclusione, confidiamo che vi siano risposte anche per le residue carenze, e quelle che potrebbero venire a crearsi per futuri pensionamenti, proseguendo nell’attivazione delle procedure previste dalla legge finanziaria 2008 e altresì di forme di collaborazione con gli enti locali territoriali.
Distinti saluti
Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone