Lavoro – Comunicato Unitario- Proclamato lo stato di agitazione

18 Luglio 2011

Comunicato Unitario- Proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale negli uffici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del territorio nazionale

FPCGIL   CISL-FPS   UILPA
Coordinamenti Nazionali
MINISTERO DEL LAVORO

 
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, On. Roberto Maroni
Al Segretario Generale, Ing. Sergio Stabilini
Al Direttore Generale AA. GG. e Personale, Dr. Massimo Pianese

 
La finanziaria 2006 ha perfezionato il sottile disegno durato per l’intera legislatura, mirante allo smantellamento della pubblica amministrazione con l’ultimo ignobile regalo preconfezionando condizioni di assoluta inagibilità operativa.
I provvedimenti assunti, come più volte abbiamo rimarcato, minano alla radice il lavoro pubblico e annullano di fatto quelle garanzie – per l’utente cittadino – che sono proprie del ruolo di uno stato moderno ed efficacemente organizzato.
Anche la riforma sull’attività di vigilanza, realizzata con il decreto legislativo 124/04, è stata resa inutile e improduttiva per l’assoluta mancanza delle risorse necessarie, nonostante la disponibilità e l’impegno del personale ispettivo.
E’ noto che l’attività ispettiva viene svolta principalmente all’esterno con la presenza dell’ispettore (rappresentante dello stato) sul territorio, dove svolge la funzione delicatissima di terzo autorevole super partes tra i lavoratori e le aziende.
E’ noto dicevamo, ed è quindi di gravità inaudita, che nell’ultima finanziaria siano state totalmente abolite le indennità di missione, le stesse che permetterebbero lo svolgimento di questa attività. Sono di tutta evidenza le difficoltà precostituite e quindi gli uffici non sono più in condizione di poter operare.
Viceversa, nella programmazione annuale, agli ispettori viene richiesto un incremento del 20% delle ispezioni da effettuare, rispetto a quelle svolte nell’anno precedente.
Ad aggravare ulteriormente la situazione, altra nefasta conseguenza della finanziaria, è il notevole taglio sui capitoli relativi alle spese correnti: gli uffici non avranno nemmeno i soldi per l’acquisto delle buste per poter procedere alle notifiche alle aziende visitate, alle quali è stato contestato un illecito. Questo solo per fare un piccolo esempio.
Detto ciò, il quadro della situazione è che il Ministero non è più in grado di svolgere la sua funzione istituzionale.
A questo punto ci chiediamo quale è il senso di procedere alle assunzioni degli 870 ispettori (dei quali siamo ben consapevoli della necessità) se poi si tengono chiusi in un ufficio a scaldare la sedia………… se la trovano!
A questo punto ci chiediamo dove sono finiti i progetti, se mai sono stati fatti, di riorganizzazione degli uffici e del personale, anche in considerazione delle avvenute riqualificazioni.
A questo punto ci chiediamo quando saranno firmati i contratti degli accertatori del lavoro, degli esperti informatici, dei coadiutori e degli addetti recentemente riqualificati.
A tutt’oggi non si hanno notizie sull’attivazione del percorso da B1 a B2 e non vogliamo infierire commentando il lavoro “egregio” finora svolto dalla commissione.
Intanto i lavoratori si sono attivati in tutte le sedi con forme di mobilitazione, perché sono gli unici che ancora credono nel valore del proprio lavoro, a volerlo svolgere con dignità e a rendersi conto della gravità della situazione.
E continueremo così, reagendo all’assordante silenzio del Ministro e dei vertici dell’Amministrazione, con la proclamazione dello stato di agitazione su tutto il territorio in previsione di una manifestazione nazionale da tenersi entro il mese di marzo 2006.

 
Roma, 31.1.2006

FPCGIL Giuseppe Palumbo
FPCISL Immacolata Dui
UILPA Fabrizio Di Lalla 

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