Il protocollo del 30 ottobre 2008, firmato da Governo, Cisl, Uil e alcuni sindacati autonomi, non ha restituito, ai lavoratori pubblici, le somme sottratte dal Governo sul salario accessorio.
Scadeva ieri, infatti, il termine per la restituzione “promessa” della decurtazione del 10% della retribuzione accessoria. Eppure quella era definita, dai sottoscrittori, come sicura.
Ricordiamo che la legge 133/08 ha previsto, anche, la totale eliminazione, per l’anno 2009, delle leggi speciali che finanziano la produttività, nonché la riduzione del 20%, a partire dall’anno prossimo, delle stesse leggi speciali.
Quando provammo a spiegare che difficilmente il Governo avrebbe dato con una mano quello che, con l’altra, aveva appena sfilato dalle tasche dei dipendenti pubblici, tanto più che il Ministero dell’Economia e delle Finanze non aveva controfirmato l’accordo, ci hanno ricoperti di insulti dicendo che facevamo solo propaganda.
Di certo c’è solo che i redditi per il 2009 saranno inferiori a quelli del 2008, nonostante il rinnovo contrattuale o, per meglio dire, anche per questo motivo.
La fatica dei firmatari dell’intesa, durata mesi, per nascondere la verità, oggi è scoppiata come una bolla di sapone.
Continueranno le iniziative dei lavoratori pubblici per riavere la restituzione integrale delle somme loro sottratte, che producono una forte diminuzione delle retribuzioni.
Anche questo è un esempio delle politiche governative di sostegno al reddito.
Roma, 1 luglio 2009