Nei primi due mesi dell’anno le richieste di indennità di disoccupazione sono aumentate di oltre il 46%.
Le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS lo vedono quotidianamente che la crisi è scoppiata in maniera fragorosa e che questo è solo l’inizio.
Basta fare un giro nelle nostre sedi e vedere la ressa agli sportelli.
Migliaia di lavoratori si rivolgono a noi per poter continuare ad avere un sostegno che gli consenta di avere un minimo per poter andare avanti.
Ed ora, se mai ce ne fosse stato bisogno, emerge con estrema chiarezza quanto sordo è stato il Governo alle voci che si sono alzate da ogni singola sede rispetto ai danni che il 112, il susseguente protocollo Brunetta, il CCNL 2008/2009, la riforma del modello contrattuale e per ultima la legge di riforma della Pubblica Amministrazione, avrebbero creato non solo ai lavoratori della Pubblica Amministrazione ma soprattutto ai servizi che quotidianamente tali lavoratori rendono ai cittadini.
Il 46% di domande di disoccupazione in più (per il momento), la cassa integrazione in aumento esponenziale, le verifiche straordinarie sulle invalidità civili, a fronte di una carenza d organico di 4025 unità (dati al 31/12/2008 a cui vanno sommate le uscite di febbraio) e con il taglio delle risorse destinate alla contrattazione integrativa e quindi a piani di miglioramento dei servizi quali-quantitativi, pari a circa 200 milioni di euro.
Continuano a destrutturare la Pubblica Amministrazione proprio quando la richiesta dei cittadini di tutela da parte dello Stato diventa più pressante.
O sono degli incapaci o lo scopo è quello di far fallire il pubblico per aprire la strada alle privatizzazioni.
Il Presidente lasci perdere le paranoie mediatiche di Brunetta su emoticons o sperimentazioni varie, qui siamo in piena emergenza e l’emergenza va affrontata subito.
Da subito vanno restituite le somme sottratte alla contrattazione integrativa, da subito si ottenga la possibilità di fare nuove assunzioni, da subito si apra il confronto sul tavolo nazionale sul CCNI 2006/2009, risorse disponibili per il CCNI 2009, piani produttività 2009 (con meno risorse e viste l’emergenze, non è possibile fare meglio e di più di quanto fatto nel 2008).
Le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS vogliono dare risposte immediate alle esigenze dei cittadini ma vogliono risposte certe da parte dell’Amministrazione
Roma 11/03/2009
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi