DPCM TREMONTI
Ieri Tremonti ha firmato un decreto ministeriale “che stabilisce le modalità per la restituzione delle risorse” ai fondi per i trattamenti accessori decurtati dalla L. 133.
Non si tratta dello stanziamento dei soldi ma delle modalità di distribuzione tra le pubbliche amministrazioni che hanno subito i tagli (si parla di 700 milioni).
Il criterio per il recupero delle risorse è quello dei risparmi conseguiti dalle Amministrazioni.
Le Amministrazioni più grandi hanno quantificato in 260 milioni i risparmi del primo semestre.
Ora si tratterà di vedere a quanto ammonteranno le risorse destinate al nostro Ente.
Grazie alla pressione, senza compromessi, che migliaia di lavoratori hanno mantenuta alta a partire dal dl 112 si cominciano a vedere dei primi minimali risultati.
La mobilitazione della CGIL ha costretto il Governo a primi passi indietro sulle assenze fasce orarie e sul precariato e ha portato ad un diverso rinnovo dei CCNL per Sanità e Enti Locali rispetto al nostro.
La FP CGIL ha da subito contrastato la politica del bastone e della carota di questo Governo nei confronti dei dipendenti pubblici, non è una vittoria vedersi restituita parzialmente parte di retribuzione che era già nostra.
Per quanto ci riguarda, prosegue la vertenza per il recupero integrale del salario accessorio senza dover scendere a compromessi rispetto a rinnovi contrattuali, nuovo modello contrattuale, legge di riforma del pubblico impiego.
Non lasciamoci distrarre dal vero obiettivo di questo Governo, ovvero appiattire e destrutturare tutta la Pubblica Amministrazione.
Non c’è nessuna ipotesi per il recupero del comma 3 dell’art. 67 (L’eliminazione del nostro incentivo speciale era prevista dal 112 solo per il 2009 a partire dal 2010, lo stesso dl, ne prevede, a regime, una riduzione del 20% ).
Non c’è certezza di come in futuro si provvederà alla valutazione e alla distribuzione delle risorse destinate alla contrattazione integrativa visto quanto previsto dalla legge di riforma del pubblico impiego (performance individuale, sistemi di valutazione, fasce buoni e cattivi).
Ora speriamo che L’Amministrazione trovi il coraggio di fornirci l’entità del Fondo 2009 e cominci a dare risposte concrete ai lavoratori.
Speriamo inoltre che anche le OO.SS. firmatarie del devastante protocollo Brunetta, che ha dato il via libera alla legge di riforma del P.I., tornino a fare fronte comune per la difesa dei diritti acquisiti dei lavoratori senza se e senza ma.
Nel frattempo continuano a fare i portavoce del ministro Brunetta (vedi ultimo comunicato UIL Inps).
Roma, 03 luglio 2009
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi