FINE PENA MAI
Sono le tre parole che sentenziano una pena definitiva all’ergastolo.
Lo schema di decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009 n. 15, se dovesse essere approvato così com’è scritto, sentenzierebbe la permanenza definitiva in area B di tutti quei colleghi non in possesso della laurea.
Fino ad oggi, nonostante i vincoli imposti dalla normativa per il passaggio da un’area a quella superiore, era possibile poter accedere all’area C anche per chi non aveva il titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno (la laurea) con un periodo minimo di permanenza in area B stabilito dal CCNL ( 7 anni in B1 5 in B2).
Il decreto Brunetta nella sua puntuale azione di smantellamento del ruolo della contrattazione a tutti i livelli, cambia le carte in tavola.
L’art. 60 del suddetto decreto sostituisce il comma 1 dell’art. 52 della L. 165 e ne aggiunge un 1-bis il quale cita, tra le altre cose: “le progressioni tra le aree avvengono tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilità per l’amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno, una riserva di posti comunque non superiore al 50%”
Essendo la laurea il titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno in area C, è evidente che tutti i colleghi in Area B ed A in possesso del diploma non avranno più alcuna possibilità di aspirare ad una progressione di carriera in area C.
Gelidamente il decreto se ne frega della professionalità acquisita in anni di lavoro e relega al solo titolo di studio la discriminante di carriera, con buona pace dell’effettivo lavoro svolto.
Questa è una delle storture che avvengono quando si vuole normare per legge la vita lavorativa del personale delle pubbliche amministrazioni senza pensare che solo con il CCNL e la contrattazione integrativa si è in grado di legare, realmente, l’organizzazione del lavoro e la professionalizzazione dei lavoratori al ruolo istituzionale e alla mission delle diverse “amministrazioni pubbliche”.
A questo punto diventa urgente che l’INPS sciolga il nodo circa lo scorrimento delle graduatorie per le selezioni tra le aree e che, in fase di contrattazione integrativa, dia risposte concrete al personale delle Aree A e B.
Roma 25/05/2009
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi