PER I BUONI PASTO L’INPDAP RESTITUISCA I SOLDI AI LAVORATORI
Dall’esame delle ritenute fiscali effettuate sui buoni pasto, si evince che l’INPDAP ha applicato l’art. 25 del CCNL 98/2001 ( secondo il quale a carico del personale è posto un concorso di spese pari al 20% del costo di gestione dei relativi servizi) sul valore nominale del buono pasto, anziché sul reale costo di gestione.
La Cgil Chiede, quindi, all’Amministrazione di:
1) Verificare l’effettiva aliquota applicata e le disponibilità immediate delle differenze ingiustamente trattenute;
2) Restituire a tutto il personale quanto indebitamente prelevato dalla busta paga, almeno per gli scorsi 5 anni per i quali non è intercorsa prescrizione ( la restituzione salvo opportune verifiche dovrebbe aggirarsi intorno ai 300/400 Euro pro capite).
3) Effettuare la ritenuta corretta sul nuovo valore che il buono pasto acquista a partire dal 1/8/2010, come da accordo.
La Cgil resta in attesa di un sollecito riscontro.
Roma 1/9/2010
Il Coordinatore Nazionale Fpcgil Inpdap
Marinella Perrini