TASSI DI INTERESSE
Mutui e prestiti a dipendenti e iscritti sono concessi ai tassi di interesse stabiliti con Delibere del Consiglio di Amministrazione risalenti al 2007.
Ad esempio, per la concessione dei mutui ipotecari per acquisto prima casa il tasso fisso è del 4,15 per cento per gli iscritti e del 3 per cento (fino al 3,75 per cento a secondo dell’ammontare del prestito e del periodo di ammortamento) per i dipendenti.
Per i mutui a tasso variabile, invece, l’interesse è fissato al 3,75% per il primo anno e successivamente è rapportato all’euribor a sei mesi, calcolato su 360 giorni, maggiorato di 100 punti (spreed), rilevato nel semestre precedente il contratto di mutuo.
Tuttavia considerata la sensibile discesa dell’euribor dal 2007 ad oggi, (l’euribor a sei mesi è al 1,23% mentre quello a un mese è al 1,19%) e la conseguente diminuzione dei tassi di interesse gestiti dalla BCE, si dovrebbe provvedere a una diminuzione dei tassi e dello spreed anche per i mutui e i prestiti erogati dall’istituto.
La Cgil, pertanto, chiede al Commissario Presidente di disporre con urgenza la revisione dei tassi applicati dall’Inpdap, soprattutto in considerazione del beneficio che tale provvedimento porterebbe all’ampia platea di dipendenti, iscritti e pensionati che usufruiscono già delle prestazioni creditizie erogate dall’Ente, o che ne potrebbero fruire nel futuro.
Roma, 19 marzo 2009
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil Inpdap
Marinella Perrini