Roma, 5 gennaio 2007
Oggetto: incontro con FEDERCASA.
si è svolto ieri 3 gennaio ed è proseguito oggi 4 gennaio un lungo, intenso e per molti versi complicato confronto con FEDERCASA (gli ex IACP trasformati in aziende con leggi regionali), per tentare di arrivare ad un accordo sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro, sia per il quadriennio normativo che per il biennio economico.
L’esito di questa “maratona” contrattuale si è conclusa con una sostanziale condivisione su tutte la materie discusse, e si è deciso di rinviare la prosecuzione del confronto al 12 gennaio p.v. per consentire la scrittura di un testo completo che comprenda quanto convenuto.
L’ipotesi di accordo, per quanto riguarda la parte economica prevede un aumento medio, per la categoria B1, di 94 euro a regime, da raggiungere in due tranches, le cui decorrenze sono il 1/1/07 ed l’1/7/07 con un una tantum per il 2006 pari a 522 euro.
L’incremento contrattuale, sempre al livello B1, è distribuito nel seguente modo:
– 68 euro sul tabellare;
– 20 euro di EDR comunque pensionabili;
– 6 euro ad incrementare i fondi per la contrattazione aziendale.
Questo risultato è stato il frutto della nostra intransigenza.
Sulla parte normativa abbiamo concordato il potenziamento della contrattazione aziendale, tutelato le lavoratrici ed i lavoratori che dovessero confluire in società di scopo affermando il principio che si continua ad applicare il contratto FEDERCASA quando la partecipazione alla società è a maggioranza dell’ex IACP comunque denominato. Qualora la quota di partecipazione sia di minoranza sono comunque garantiti il maturato economico e previdenziale nonché il rientro in azienda nel caso la società sia dimessa.
Inoltre abbiamo sconfitto il tentativo surrettizio dell’aumento del numero di ore di lavoro settimanale attraverso l’inserimento del cosiddetto lavoro aggiuntivo. Questa norma è stata cancellata ed è stato affermato in modo perentorio che l’orario di lavoro settimanale è di 36 ore.
Sono stati introdotti gli istituti della banca delle ore, ed una commissione per prevenire il fenomeno del mobbing.
Una valutazione finale, infine, riguarda le difficoltà che abbiamo incontrato nella definizione dell’intesa contrattuale e che presumibilmente, se non risolte ci troveremo ancora sul tavolo della trattativa, ed è la situazione economica delle aziende della Toscana e soprattutto dell’Emilia Romagna, le quali lamentano una legge regionale che da un lato gli ha tolto il patrimonio e dall’altro gli impone un affitto di 25 euro ad alloggio.
In tali condizioni le aziende affermano di non riuscire a coprire le spese di gestione e trascinano in basso la discussione contrattuale. E’ del tutto evidente che se non cambiano le condizioni e la discussione rimane di questo genere si innescheranno due dinamiche:
1. spinte centrifughe da parte delle aziende delle regioni che dispongono di disponibilità di cassa;
2. difficilmente questo contratto riuscirà ad attrarre le aziende di quelle regioni che oggi applicano altri contratti.
Per tornare al contratto, come dicevamo all’inizio, il percorso ora sarà quello di verificare la scrittura del testo e qualora non ci siano sorprese dell’ultima ora, il giorno 12 gennaio saremo nelle condizioni di firmare la pre intesa da portare in consultazione tra le lavoratrici ed i lavoratori.
p. La Segreteria FP CGIL
(A. Crispi)