Grave problematicità C.C. Lanciano

18 Luglio 2011

Grave problematicità C.C. Lanciano

Roma, 26.06.2008

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Dr. Massimo De Pascalis

Al Sig. Provveditore Amministrazione Penitenziaria
Regione Abruzzo
Dott. Acerra
e, per conoscenza

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali DAP
Dssa P. Conte
Al Direttore
C.C di LANCIANO

Alla Segreteria Regionale FpCgil Abruzzo
PESCARA
Alla Segreteria Comprensoriale Fp Cgil- CHIETI
Ai Delegati ed eletti RSU FpCgil della
Casa Circondariale di LANCIANO

Prot. CM 155/08
Oggetto: Grave problematicità C.C. Lanciano

Intendiamo rappresentare una questione a nostro parere di particolare rilevanza dal punto di vista organizzativo, operativo e delle relazioni sindacali che sta interessando, da tempo, gli operatori della Casa Circondariale di Lanciano ove il clima lavorativo, ci risulta, sia divenuto particolarmente gravoso e sempre più complesso nella sua criticità, rilevabile nelle specifiche aree organizzative e dal disagio dei lavoratori, alle stesse afferenti, che ci hanno rappresentato il malessere operativo e professionale nonché personale che interessa quotidianamente la loro operatività .
Tale disagio sembrerebbe riconducibile ad una gestione, organizzativa e del personale, da parte del Dirigente dell’Istituto, non propriamente ortodossa, caratterizzata in particolare da decisioni e provvedimenti unilaterali su questioni che prevedono un confronto dialettico con le OO.SS., dalla incapacità di comunicazione e di relazione con il personale nei confronti del quale pare si intervenga, esclusivamente, intraprendendo provvedimenti disciplinari.
Frequenti, infatti, sembrano essere gli atteggiamenti vessatori e mortificanti cui sono sottoposti i lavoratori che nonostante le numerose difficoltà adempiono con abnegazione al loro mandato istituzionale.
In tal senso, la Fp Cgil, intende segnalare, nello specifico, la situazione di alta criticità operativa e professionale che sta riguardando da qualche tempo l’Educatore C2 Tommaso Rossi che da anni svolge in perfetta solitudine ( unico educatore presente a fronte dei due C2 e tre C1 previsti) e difficoltà il proprio compito istituzionale.
Ci sembra rilevare, che nei suoi confronti si sia attivato una sorta di accanimento persecutorio, da parte della Direzione, evincibile dai numerosi provvedimenti disciplinari avviati nei suoi confronti e/o dagli atteggiamenti mirati a screditare il suo operato e il suo impegno professionale e sindacale nonché la sua persona; comportamenti che mortificano il lavoratore e che ravvisano situazione di mobbing.
La Fp Cgil chiede un urgente e particolare intervento sulla questione rappresentata che, tra l’altro, ci risulta sia ben nota, considerato che, presso tale Istituto penitenziario, sia già stata avviata una ispezione da parte di codesto dipartimento e, che siano ristabilite e, soprattutto, rispettate le normali relazioni sindacali
La complessità e problematicità della questione sta assumendo, a nostro parere, livelli di elevata criticità per le implicazioni che comporta e, riteniamo che qualora alla stessa non si ponga adeguata ed urgente attenzione la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente tanto da comportare ricadute negative sull’efficacia del mandato istituzionale dell’Istituto penitenziario in questione .
Riteniamo, infine, comunicare che questa O.S. eserciterà, con gli strumenti a sua disposizione, ogni azione atta a tutelare i diritti soggettivi e contrattuali dei lavoratori .
In attesa di urgente riscontro si porgono distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale
Penitenziari C. Ministeri

Lina Lamonica

 
 

 
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