Roma, 27 gennaio 2009
Al Ministro della Giustizia
E, p.c. Al Presidente della Commissione Giustizia
Camera dei Deputati
Al Presidente della Commissione Giustizia
Senato della Repubblica
Ai Capogruppo della Commissione Giustizia
Camera dei Deputati
Al Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile
On Ministro,
il bilancio economico assegnato al Dipartimento della Giustizia Minorile per l’anno corrente desta sconcerto e viva preoccupazione. Solo per citare i capitoli di spesa principali: gli stanziamenti per il funzionamento e i beni e servizi diminuiscono del 50% passando da circa 13 milioni a 6 milioni e mezzo di euro; lo stanziamento per il mantenimento dei minorenni decresce del 53,3% passando dai 21,03 milioni di euro a 9,889 milioni.
Al di là dell’aridità delle cifre, ciò vuol dire che il Dipartimento per la giustizia minorile, per l’anno corrente, non sarà in grado di garantire traduzioni e accompagnamenti dei minorenni in udienza, comunità o istituto; non sarà in grado di coprire le spese obbligatorie, quali i collocamenti in comunità e che, per i minorenni detenuti negli istituti penali per minorenni, potrà provvedere esclusivamente alla fornitura del vitto.
I servizi della giustizia minorile, dovranno apportare una riduzione significativa alle pulizie, anche dei locali in cui soggiornano i minorenni, per i quali per altro sarà impossibile provvedere all’igiene personale, alla pulizia del vestiario e della biancheria e, ove necessario per la mancanza di disponibilità economiche personali, alla sostituzione del vestiario logoro, semplicemente perché non sono previsti fondi o non sono sufficienti quelli assegnati.
In alcuni contesti, qualora le minorenni private della libertà dovessero fare ingresso nei servizi della giustizia minorile con bambini, cosa che nelle sezioni femminili accade di frequente, i direttori dei servizi non saranno nella condizione di provvedere a quanto necessario per il loro sostentamento, se non a proprie spese, perché gli specifici capitoli di bilancio non hanno avuto adeguata copertura.
Non vogliamo parlare della riduzione dello stanziamento per lo straordinario degli operatori, che nei contesti di grave carenza di personale, anche di polizia penitenziaria, servivano a garantire un livello, seppur minimo, di continuità del servizio. Tuttavia è giusto che Lei sia informato del fatto che ciò andrà ad incidere anche sulla sicurezza e l’ordine degli istituti. Non è un ipotesi On. Ministro. E’ già accaduto! Il 6 gennaio nell’istituto penale per minorenni di Bologna due agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti dai minorenni detenuti.
Vogliamo, inoltre, rappresentarLe che nulla è previsto per la rieducazione ed il trattamento dei minorenni, neanche per quelli ristretti. Sarebbe sin troppo facile ricordarLe gli obblighi assunti dallo Stato con gli organismi sovranazionali per la tutela dei diritti dei minorenni, anche di quelli detenuti, ma non ci sembra il caso. Vogliamo però ricordarLe un obbligo interno, semplice, ma di alto valore civile e morale: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. E’ l’articolo 27 della nostra Costituzione, come Lei sa. Ebbene quest’anno il Dipartimento per la Giustizia Minorile, qualora le risorse economiche non fossero integrate dovrà disattenderlo.
Ma non basta. Per la prima volta, secondo le informazioni che ci giungono dai servizi periferici, il Dipartimento per la giustizia minorile dovrà chiudere alcuni servizi, ci riferiamo in particolare alle comunità pubbliche. Si comincia a tagliare parti del servizio pubblico e questo, nel caso della giustizia è tanto più grave in quanto ha dirette conseguenze, ovviamente negative, anche sulla sicurezza dei cittadini, punto fondamentale del programma del Suo Governo.
Il bilancio della giustizia minorile nel 2007 era di 189 milioni di euro, non una grande somma, considerato che era comprensiva delle spese per il personale. Il bilancio previsto per l’anno corrente è 142,4 milioni e comprende, per la prima volta, anche una riduzione delle spese per il personale. Complessivamente è stata apportata una riduzione del 25%, per ottenere un risparmio di circa 47 milioni di euro, circa 97 miliardi delle vecchie lire.
Da Lei On. Ministro vorremmo avere solo una risposta ad una domanda: è giusto che per risparmiare 47 milioni di euro venga distrutto un sistema di giustizia minorile considerato un modello da tutti i paesi europei? Lei ritiene che ne vale la pena? Aspettiamo, fiduciosi, una Sua risposta, concreta.
Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno