Giornata europea contro il sovraffollamento delle carceri

18 Luglio 2011

Giornata europea contro il sovraffollamento delle carceri

L’EUROPA E L’ITALIA DEVONO AFFRONTARE LA QUESTIONE DELLE CARCERI

28 febbraio 2008: giornata europea contro il sovraffollamento delle carceri,. Manifestazione europea a Bruxelles e manifestazioni in 20 capitali europee. A Roma l’associazione Antigone e la Funzione Pubblica CGIL presentano la situazione italiana

Una manifestazione di lavoratrici e lavoratori penitenziari a Bruxelles davanti la sede del Consiglio europeo della giustizia e 20 manifestazioni nazionali in varie capitali europee (Londra, Parigi, Madrid, Vilmius, Vienna, Tallin, ecc) per chiedere, con forza, che le istituzioni europee inseriscano all’ordine del giorno il problema del sovraffollamento delle carceri.

E’ stata la Federazione sindacale europea dei servizi pubblici, 8 milioni di iscritti di 215 sindacati in 36 paesi europei, a convocare questa giornata di protesta “No al sovraffollamento delle carceri” per chiedere il miglioramento della condizione nei penitenziari di tutta Europa, sia per i detenuti, sia per coloro che operano nelle carceri (polizia penitenziaria, educatori, assistenti sociali.). In Europa ci soni 600mila detenuti, 131 mila sono in attesa di giudizio, una popolazione carceraria che supera, in media, il 25% della capienza regolamentare. In alcuni paesi sfiora il 200%.

Secondo Carola Fischbach-Pyttel, segretaria generale della FSESP, l’iniziativa è stata un successo sia a Bruxelles, dove il sindacato europeo è stato ricevuto dalla presidenza slovena dell’Unione europea sia nelle capitali di tutta Europa. “Ci chiediamo se i Ministri della giustizia della UE ignoreranno, ora, l’emergenza delle carceri?”

A Roma l’iniziativa è stata presentata alla stampa in una conferenza congiunta da parte della associazione Antigone e della Funzione Pubblica CGIL. Dopo un informazione di Enzo Bernardo, dell’Uff. Internazionale di F.P., sulla iniziativa di Bruxelles, Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, ha presentato la situazione italiana: 50 mila detenuti (di cui 29mila imputati, il 60% del totale) con un sovraffollamento di oltre 7000 persone. A settembre 2006, dopo l’indulto si era arrivati al numero minimo di 34mila, ma da settembre 2006 la crescita è di 1000 detenuti al mese. Senza l’indulto si sarebbe arrivati alla cifra di 72mila unità.

Mauro Palma, presidente del Comitato Europeo del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani e degradanti ha presentato le iniziative per la tutela e le garanzie verso il sistema carcerario nella dimensione europea.

Fabrizio Rossetti, della FP CGIL, ricordando che ci sono oltre 5 milioni di procedimenti penali in corso. ha descritto la situazione degli operatori penitenziari, 41 mila agenti (su una pianta organica di 44mila, ma di sui solo 27mila che operano nelle carceri), 1165 assistenti sociali (il 33% dell’organico previsto, vale a dire 1630) e 700 educatori (a fronte di una necessità di 1375).

Mauro Beschi, Segretario Nazionale della F.P. Cgil, ha commentato: ” Quella di oggi è una bella giornata, in cui si è dato voce alle esigenze della parte più debole, contro una politica giudiziaria e carceraria incapace di colpire le vere cause di “allarme sociale” e per una azione che investa sulla prevenzione e riabilitazione, sulle misure alternative alla detenzione, sul rispetto dei diritti dei detenuti e dipendenti del Corpo penitenziario, valorizzandone il lavoro e la professionalità”.

Tutte le informazioni sulla giornata del 28 febbraio si possono trovare sul sito nazionale della FP CGIL alla pagina /linkres.php?obj=/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5584
 

Roma 28 febbraio 2008
 

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