Lunedì scorso, 9 marzo, si è tenuta l’ennesima riunione della commissione tecnica.
Stavolta abbiamo affrontato il problema di come recuperare il lavoro svolto dalla commissione istituita con il CCNL precedente e che avrebbe dovuto individuare la corretta collocazione di alcune nuove professionalità. Come qualcuno di voi ricorderà, tale commissione si concluse senza aver prodotto niente di ufficiale perché non si riuscirono a risolvere alcuni problemi, come quello dei restauratori. Le dichiarazione sempre fatte al tavolo del rinnovo contrattuale da Miccio, capo delegazione di Federculture, erano sempre state rassicuranti sul pieno recupero, con questo rinnovo, delle tematiche trattate allora. Il prodotto/proposta è quello che trovate allegato. A me pare che siano contenuto molte delle richieste avanzate allora dalle OO. SS ma che le poche cose che non compaiono (o compaiono in modo difforme da quanto proposto/richiesto dalla OO. SS.) sembrano essere alcune questioni legate a richieste avanzate dalla CGIL FP. Aspetto commenti e opinioni in merito prima della prossima riunione tecnica che si terrà il 20 marzo alle 9,30.
Sul prospetto che ci è stato consegnato da Federculture relativo alle professionalità emergenti, è opportuno dire che le OO. SS. presenti al tavolo non hanno concordato su alcuni aspetti della proposta medesima, ovviamente non tutti sulle stesse; per quanto ci riguarda, abbiamo espresso dubbi sulla collocazione degli autisti in categoria “A”, sulla collocazione in categoria “C” di alcune figure (Tutor, ecc.) e sull’imprecisione della individuazione del profilo di “docente” in cat. “D”. Approfitto anche per dire che la prossima riunione del tavolo politico generale si dovrebbe tenere lunedì 30 pomeriggio, salvo indisponibilità di qualche componente.
Perciò, in chiusura di riunione (data anche la insostenibile dilazione dei tempi che ormai sfiorano caratteristiche da ricerche archeologiche) la FP CGIL ha ribadito che per le OO. SS. sindacali il rinnovo contrattuale, sotto il profilo salariale, non poteva dar luogo ad “una tantum” e che gli incrementi dovevano aver luogo dal 1/1 dell’anno di riferimento; dilazionare i tempi della trattativa non avrebbe avuto altro effetto, dunque, se non quello di avere una maggiore quantità di arretrati da corrispondere a lavoratori e lavoratrici. La controparte ha detto che questa cosa le era chiarissima, ma che non era in grado di avanzare previsioni sulle trattative economiche.
Con ciò si è concluso l’incontro.
Roma, 16 marzo 2009
Il Segretario Nazionale p. la FP CGIL Nazionale
Fp Cgil Comparto AA.LL. il Coordinatore Federculture
(A. Crispi) (S. Bianchi)