In questi giorni in ambienti bene informati si rincorrono voci su possibili nomine di numerosi vice-direttori generali negli Enti Previdenziali.
Queste nomine, qualora le voci rispondessero a verità, non avrebbero senso alcuno, in quanto non risponderebbero a nessun criterio di funzionalità o utilità organizzativa e quindi si configurerebbero come un puro fenomeno di lottizzazione.
Ci chiediamo inoltre quale coerenza ci possa essere tra il moltiplicarsi di figure dirigenziali e il progetto di unificazione dei medesimi Enti previdenziali annunciato con forza dal Governo.
Tutto ciò sarebbe per noi incomprensibile, oltre che sbagliato, ed è bene si sappia che contrasteremmo con forza questi provvedimenti.
Roma, 5 marzo 2007