AL MINISTRO DEGLI AFFARI REGIONALI
E DELLE AUTONOMIE LOCALI
ON.LE LINDA LANZILLOTTA
Le scriventi OO.SS. apprendono che nella fase di discussione della finanziaria è stato presentato dal governo un emendamento all’articolo 15, A.S. 1817 che, nell’ambito del riassetto generale del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti, sopprime gli ATO e attribuisce le relative funzioni di gestione alle province che possono svolgerle anche in forma associata.
Questo provvedimento, a nostro avviso, ha una doppia finalità, da un lato anticipa quanto previsto dal codice delle autonomie (servizi a rete gestiti dalle province), sullo stesso schema delle comunità montane, dall’altro vuole dare un segnale di riduzione dei costi della politica, che, anche in questo settore, ha prodotto una moltiplicazione di queste realtà (solo la Sicilia ne ha 91).
Le scriventi OO.SS. pur condividendo che è indispensabile entrare nel merito delle suddette dinamiche distorsive ritengono che:
1. togliere le funzioni ai comuni significa, per quanto scritto, trasferire la relativa TARSU alle province, con la conseguenza di una sottrazione di risorse che al momento coprono un insieme di servizi rivolti ai cittadini.
2. le anticipazioni di riforme con lo strumento della finanziaria, oltre che improprio, rischia di delineare uno scenario provvisorio, nel quale non è chiaro il punto di approdo finale, con tutte le incognite del caso;
3. in attesa di un disegno complessivo sul riordino di funzioni ed attribuzioni, interventi non strutturati sulla riduzione del costo della politica rischiano solo di creare confusione, a nostro avviso, nel frattempo ci sembra più semplice ed efficace togliere i compensi di coloro i quali gestiscono gli ato;
4. la norma non prevede nulla a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che lavorano negli Ambiti;
5. ancora una volta non si ritiene procedere nei processi di riforma con il metodo del confronto.
Le scriventi OO.SS. pertanto nell’incontro previsto il 30 ottobre con la Ministra Lanzillotta, chiederanno al Governo di:
* approfondire i punti 1 e 2 con particolare riferimento alla TARSU ed alla conseguenza che può avere tale trasferimento per quanto riguarda lo stato sociale;
* di trasformare gli ato in gestioni associate da parte dei comuni gestito da sindaci o loro delegati, senza prevedere ulteriori emolumenti (a costo zero);
* contrattare e definire le tutele per le lavoratrici ed i lavoratori.
Per la portata degli argomenti trattati ci sorprende il silenzio, a tutt’oggi, dell’ANCI.
CGIL FP
Crispi
CISL FPS
Alia
UIL FPL
Fiordaliso
Roma, 25 Ottobre 2007