COMUNICATO AL PERSONALE
Il giorno 22 giugno u.s. si è svolto l’atteso incontro tra il Ministro dei Trasporti, prof. A. Bianchi e le OO.SS., sul DPR di riordino del ministero.
La FP–CGIL, come ha ribadito con forza al Ministro stesso, ha partecipato all’incontro solo per rispetto istituzionale, visto la gravità in cui versano le relazioni sindacali per la nota vertenza FP–CGIL / DTT, che nemmeno l’intervento del segretario politico dello stesso Ministro è riuscito a recuperare.
E’ auspicabile, a questo punto, l’intervento del Capo di Gabinetto o del Ministro stesso.
Il Ministero viene ridisegnato con due Dipartimenti, uno per il Trasporto terrestre e l’altro per il Trasporto marittimo ed aereo, e con i SIIT e le Capitanerie di Porto in periferia.
Ogni Dipartimento avrà sei Direzioni Generali al suo interno. Le novità più significative sono lo spostamento della Direzione Generale del Personale presso il Dipartimento Marittimo ed Aereo, la Direzione per i sistemi informatici che va al DTT, l’istituzione di due nuove Direzioni Generali quella per l’Intermodalità e quella per la Programmazione e progetti internazionali, nonché una sorta di dipendenza funzionale delle istituende DGT dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri.
La presenza all’incontro con il ministro del dott. Massimo Provinciali insieme con i due capi dipartimento, è apparsa una sorta d’investitura come futuro capo del personale, e sarebbe l’unica novità positiva nel quadro formulato.
Dall’esame del DPR, la novità eclatante è la riduzione degli attuali SIIT da nove a cinque.
Questo è già un motivo di grossa preoccupazione vista l’esperienza precedente, in realtà questi organismi hanno funzionato poco e malissimo.
Si spera che la dipendenza funzionale dei SIIT dal DTT possa risolvere tutte le problematiche, non sarà così se non si stabilisce che la contrattazione è, e deve restare di posto di lavoro.
Così come è materia contrattuale tutto ciò che riguarda la mobilità del personale all’interno dei SIIT ( art. 8 lett.b ).
Rischiamo di incorrere in un altro triennio ” horribilis” senza elezioni RSU e senza regole, e visto come vanno le cose in questo ministero a qualche dirigente farebbe senz’altro comodo.
Sulle norme contrattuali e sul rispetto delle regole, la CGIL non fa sconti ed è pronta ad uno scontro durissimo.
Ancora una volta le Capitanerie di Porto vengono trattate in modo tale che a noi non piace, proviamo a chiedere al Ministro, perché non gli viene concessa la pari dignità dei SIIT ?
Che si definisse che questi Uffici periferici siano funzionalmente dipendenti, per le materie di competenza, dal Dipartimento per la Navigazione marittima ed aerea. Ciò consentirebbe, poi, di arrivare ad accordi successivi più focalizzati e volti a stabilire un giusto impiego, nelle stesse Capitanerie, del personale civile rispetto a quello militare.
Viene istituito, ex novo, il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, che sarà costituito da un numero di componenti non superiore a undici unità ( cinque interni e sei esterni ), alle dirette dipendenze del Ministro, così come l’Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari.
Nel corso della riunione, abbiamo chiesto al Ministro, la tutela e la difesa dei Diritti delle fasce più deboli, di recepire le richieste dei nostri pensionati, che, per qualche intuizione geniale, non possono più utilizzare la tessera di libera circolazione, riteniamo che per economizzare e rientrare nei parametri di spesa, siano ben altre le cose da tagliare ( vedi alla voce “consulenti”).
Inoltre, per una più equa ridistribuzione delle risorse, abbiamo chiesto al Ministro trasparenza, rotazione e una Direttiva sugli incarichi, accordo che abbiamo stipulato con piena soddisfazione delle parti con il Ministro di Pietro, presso le Infrastrutture.
Comunque, questo DPR, rappresenta lo sforzo del Ministro Bianchi, che più di riordinare, cerca proprio di dare ordine a questo bistrattato Ministero, di ridargli una sua dignità e rispettabilità, l’importante che ci sia questa volontà e determinazione anche negli uomini che saranno scelti per guidarlo.
A nostro parere, riteniamo che sia indispensabile, necessario, imporre un cambio di passo, ci vuole energia ed entusiasmo per ripartire, insomma Prof. Bianchi c’è voglia di novità importanti, nella conduzione di questo Ministero.
La FP–CGIL non recede da quanto proposto con le note precedentemente inviate, e per questo abbiamo difficoltà a comprendere, se a dirigere questo nuovo Ministero saranno confermati coloro di cui non si ricordano “mirabilie” negli ultimi sei anni, è difficile capire come può essere la stessa classe dirigente ad invertire una tendenza al ribasso di cui sono i maggiori responsabili, è auspicabile, come minimo, almeno una rotazione.
Se non si cambiano le teste non si può cambiare la politica d’indirizzo né di un’azienda né tantomeno di un ministero, caro Ministro, la volontà, le buone intenzioni e l’onestà intellettuale non possono bastare.
Roma 27 giugno
p.FP–CGIL M.ro
Gianni Massimiani