REFERENDUM e SCIOPERO
La FP CGIL ha avviato il referendum sull’ipotesi di contratto 2008/2009 per i comparti delle Agenzie Fiscali dei Ministeri e degli Enti Pubblici non economici. Il 9 e 10 febbraio si vota.
Non può sfuggire a tutti noi l’importanza sia politica che sindacale che questo esercizio di democrazia riveste.
Dopo il referendum del comparto Sanità si va consolidando la scelta referendaria che mette al centro dell’attività sindacale tutti i lavoratori.
I motivi del No a questa ipotesi di accordo sono analizzati nelle assemblee che stiamo svolgendo in tutti i posti di lavoro e che vedono impegnata tutta l’Organizzazione, a me preme richiamare tutti i lavoratori ad un impegno per la massima partecipazione.
Ricordo a tutti noi che spesso ci siamo lamentati delle scelte fatte dal sindacato ritenendole poco partecipative.
Ebbene ci siamo.
Se riusciamo con il nostro impegno e la nostra partecipazione a far votare più lavoratori possibile, sarà impensabile per l’attività futura di tutto il sindacato, non tenerne conto.
Subito dopo abbiamo la scadenza dello sciopero del 13 Febbraio.
Anche qui non ci può sfuggire l’importanza che riveste questo momento di lotta in una situazione politica che vede un attacco diretto a tutto il mondo sindacale da parte del governo.
Sullo sciopero c’è da notare che per la prima volta due comparti, pubblico impiego e metalmeccanici, cioè buona parte del lavoro dipendente in Italia, si vedono insieme protagonisti.
Anche di questo sarà difficile non tenerne conto in futuro.
Per quanto riguarda la situazione interna, dopo la mancata proroga dei precari della CRI, che dimostra qualora ce ne fosse bisogno la sensibilità politica del nostro esecutivo, ci stiamo attivando per delle iniziative di lotta che facciano comprendere a tutti gli interessati che giocare sul presente e sul futuro dei lavoratori non è possibile.
Roma, 29 gennaio 2009
Il Coordinatore Nazionale FPCGIL CRI
(Pietro Cocco)