A tutte le lavoratrici e i lavoratori CRI
Nell’apporre la firma al saldo 2009 la CGIL FP ribadisce quanto detto nell’accordo per l’erogazione del fondo 2009.
Questo è l’ultimo fondo che noi abbiamo sottoscritto, che non preveda l’applicazione integrale dell’art. 1 del CCNL e cioè l’applicazione del fondo unico anche al personale a tempo determinato.
Non è più derogabile l’applicazione del contratto che crea di fatto una vera e propria vessazione nei riguardi dei colleghi che si vedono concretamente scippati di un diritto ormai acquisito nella pubblica amministrazione.
La conseguenza di questa affermazione ci ha portati a non firmare l’utilizzo del fondo 2010.
Questo è il testo della nota a verbale che la CGIL ha fatto inserire nella firma del saldo del fondo 2009.
Il nostro senso di responsabilità ha un limite.
La non applicazione integrale del contratto, come già detto, non ci permette più di partecipare alla discussione sull’utilizzo del fondo.
Ci è giunta la voce che qualche esponente dell’Amministrazione avrebbe ancora messo in dubbio il diritto del personale precario al compenso incentivante.
Per quanto ci è stato riverito dai vertici della CRI come il Direttore ed il Capo Dipartimento, la Cri sta lavorando, per far inserire nelle convenzioni con le regioni (Piemonte, Lombardia), la voce “fondo unico”.
Questa è una reale affermazione del diritto ormai consolidato del personale precario.
Si ricorda a tutto il personale di ruolo e non che, con l’entrata in vigore della cosiddetta legge Brunetta, l’attacco a molti dei diritti acquisiti dai lavorati (fondo d’ente, legge 104, maternità, ecc.) non può che riguardare tutti
Roma 14/04/10
Il coordinatore nazionale CGIL FP CRI
Pietro Cocco
Ipotesi di Accordo integrativo per l’utilizzazione del fondo di Ente, relativamente all’anno 2009