Corte dei conti
VALUTAZIONI SUL NUOVO REGOLAMENTO
Con la pubblicazione sulla G.U. del 27 u.s. la Corte dei conti ha un nuovo Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento degli uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti.
La FP CGIL apprezza alcuni cambiamenti intervenuti nella stesura definitiva quali:
a) un esplicito richiamo nelle premesse alla consultazione delle OOSS (mancante nel vecchio regolamento);
b) una migliore definizione di contenuti e limiti dell’autonomia della Corte con un esplicito riferimento ai principi generali di cui al Decreto Legislativo n.165/01;
c) la previsione di una possibilità di delega delle funzioni dirigenziali da parte del Dirigente del SUAR;
La non applicazione dei limiti relativi alle pubbliche amministrazioni consentirebbe alla nostra Amministrazione di compiere il tanto auspicato “salto di qualità” indispensabile per il giusto riconoscimento del valore professionale dei dipendenti della Corte e per poter fornire le migliori risposte alle domande che i cittadini e sopratutto gli Enti Locali e centrali pongono sempre più frequentemente al nostro Istituto.
Consentiteci anche di auspicare che il giungere a certe conclusioni non abbia necessariamente bisogno di “compromessi” istituzionali e che la Corte anche se colpita fortemente da provvedimenti come la restrizione dell’attività del PM contabile e dalla riforma del così detto “processo breve”, riesca sempre a garantire al meglio i compiti a Lei assegnati dalla Costituzione.
In ultimo vogliamo evidenziare il tanto atteso e giusto riconoscimento dell’alta professionalità espressa negli uffici così detti “periferici”. L’istituzione di “segretariati regionali”, a nostro modo di vedere, é il primo sintomo importante di autonomia gestionale dalla sede centrale che auspichiamo non resti l’ultimo.
Una grave anomalia, a tale proposito, riguarda la Sezione regionale di controllo per il Lazio che risulta sprovvista di un posto di funzione di livello dirigenziale non generale.
Infatti, per tutti gli Uffici regionali è previsto un Servizio Amministrativo Unico Regionale (SAUR) di livello dirigenziale non generale e tutte le Procure, Sezioni giurisdizionali e Sezioni di controllo regionali pur non munite di un posto di funzione dirigenziale, ben possono far riferimento, per gli affari amministrativi e gestionali, al proprio dirigente del SAUR, territorialmente competente.
Tra l’altro, è singolare che gli altri Uffici regionali nel Lazio, Procura e Sezione giurisdizionale, sebbene situati nella stessa sede centrale di via Baiamonti, potranno avvalersi di Segreterie rette da un dirigente di seconda fascia, mentre solo la Sezione regionale di controllo per il Lazio, pur localmente decentrata, verrebbe ritenuta non così importante da meritare la direzione dirigenziale.
Non si comprende la “ratio” di questa esclusione; delle due l’una: o si tratta di una dimenticanza o si vuole dequalificare il lavoro della Sezione regionale di controllo per il Lazio.
Ci preme sottolineare che in questo momento estremamente delicato per l’economia italiana e per tutti i lavoratori, fuori da quelle che sono le tematiche di una sterile retorica, servirebbe l’unità d’intenti e sindacale sull’interpretazione e sull’applicazione di questo Regolamento.
Per il Coordinamento Nazionale
Cgil Corte dei conti
Michele Pietrafesa