Coordinamento dei servizi educativi all’infanzia

18 Luglio 2011

Coordinamento dei servizi educativi all'infanzia

Si è svolto ieri il coordinamento dei servizi educativi all’infanzia con l’obiettivo di ridare impulso alla vertenza che vede da tempo impegnata la nostra organizzazione.
Il dibattito è stato vivo, partecipato ed appassionato, ma questa non è una novità, si è confermata la caratteristica, il tratto distintivo di questo coordinamento che è costituito dalla ricchezza di stimoli che produce, stimoli fondati sulla consapevolezza di svolgere la professione, delicata, di contribuire a costruire l’uomo e la donna di domani in una società in continua trasformazione.
Il coordinamento ha espresso l’esigenza di cadenzare le convocazioni sia per scambiarsi informazioni e sia per aggiornarci sull’evoluzione degli obiettivi che ci siamo dati.
Per riassumere schematicamente, il coordinamento ha deciso di:
– Assumere il documento (si può scaricare dal nostro sito) quale strumento per ridare impulso al dibattito nella nostra organizzazione, ma anche politico, sull’esigenza di una regolamentazione nazionale;
– Convocare il gruppo di lavoro per definire il testo di una proposta legislativa in materia; – Sulla base del testo avviare il confronto con CISL e UIL per costruire le alleanze necessarie a sostenerlo;
– Avviare un confronto con l’ANCI, l’UPI, la Conferenza delle Regioni e delle associazioni di settore per la costruzione di un movimento largo che si rivolga alla politica sulla base di un esigenza ed un testo condiviso;
– Convocare periodicamente il coordinamento per i necessari aggiornamenti sull’evoluzione;
– Far lievitare la vertenza per farla vivere come una vertenza di tutta la categoria e della CGIL, in tutte le sue strutture;
– Aprire confronti e promuovere vertenzialità, in tutte le sedi istituzionali;
Il programma di lavoro sopra descritto ha tenuto conto dell’incertezza di questa fase della politica, ma ha concordato che proprio nei momenti di confusione bisogna partire dal merito, dall’elaborazione, anche per provare ad incidere su un dibattito sulla sicurezza nelle città, il quale a partire dai sindaci, è orientato, quasi esclusivamente, sulla repressione dimenticandosi delle potenzialità che può esprimere una politica virtuosa del territorio con il rafforzamento del welfare locale. Insomma, una politica che non sia orientata unicamente alla convenienza del momento.
Con questa impostazione crediamo sia possibile sconfiggere coloro i quali sostengono le esternalizzazioni e con i quali sempre più spesso dobbiamo confrontarci.

Il coordinatore del Comparto AA.LL.
Ugo Gallo
p. La Segreteria FP CGIL 
Antonio Crispi

Roma 24 Gennaio 2008

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