Roma,22.10.2008
Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta
Al Vice Capo del DAP
Dr. E. di Somma
Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dr. M. De Pascalis
e, per conoscenza
Al Direttore Generale
Detenuti e Trattamento
Cons. Ardita
Al Provveditore A.P.
Regione Piemonte
Dr. A. Fabozzi
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte
Alla Segreteria Regionale Fp Cgil
T O R I N O
Prot.n. 260/2008
Oggetto: Problematiche CC. di Vercelli
Facciamo seguito alla nota. N.0347065 del 16.10.2008, dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, per esprimere alcune riflessioni e considerazioni che il contenuto della stessa ci porta a formulare.
Considerando che l’oggetto della nostra denuncia non solo ha riguardato criticità relative alla organizzazione dell’area pedagogica della C.C. di Vercelli ma anche, in seconda battuta, della incapacità, a nostro parere, del Dirigente di intrattenere corrette relazioni sindacali, questa O.S. avrebbe ben sperato che l’intervento dell’amministrazione, centrale e periferica, sulla problematica fosse stato più articolato e motivato.
Il tenore fortemente convenzionale percepito nel contenuto della nota in questione, che riporta quanto riferito dal Provveditore del Piemonte all’Ufficio per le relazioni sindacali, ed il fatto che quanto dichiarato, ad oggi, non trova alcun riscontro tangibile, ci ha indotto a connotare l’intervento dell’Amministrazione sulla vicenda alquanto “superficiale”.
Riteniamo opportuno riportare, a tal proposito, quanto comunicato formalmente dal Segretario regionale della FpCgil Piemonte:
− alla data del 17 ottobre, nessun invito, formale o meno, al dialogo è venuto da parte del Provveditore regionale ;
− il rammarico di cui si parla nella nota non è stato esplicitato in alcun modo;
− la rettifica del verbale richiesta da questa O.S. con nota n.460 del 2 ottobre 2008, a distanza di più di quindici giorni non è stata ancora trasmessa alla FP CGIL del Piemonte;
− il confronto, in un clima di reciproca cordialità e privo di ogni pregiudizio, è praticabile, appunto, solo in sede di un confronto che, ad oggi non esiste”.
Risulta evidente che quanto espresso dal Provveditore appare più un intento, una volontà a che la questione si risolva, un auspicio al quale non possiamo che associarci.
Ed è altrettanto evidente che le criticità da noi rappresentate non risultano affatto definite né tanto meno sembrano essere state vagliate attentamente. Ne consegue, a nostro parere e in virtù di quanto esposto, una immagine dell’amministrazione non proprio edificante e poco rispettosa delle istanze dei lavoratori, quindi, dell’O.S. che li rappresenta.
Riteniamo, pertanto, opportuno che l’Amministrazione, Centrale e periferica, attribuisca adeguata valenza e giusta attenzione agli interventi sindacali che rappresentiamo in quanto gli stessi si collocano nella buona prassi del sistema delle relazioni sindacali il cui obiettivo è “contemperare il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori con l’esigenza di incrementare e mantenere elevata l’efficienza e l’ efficacia dell’azione amministrativa”.
Restiamo in attesa di riscontro e porgiamo distinti saluti.
Il coordinatore nazionale
Penitenziari – Ministeri
Lina Lamonica