Roma 20 aprile 2009
Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta
Al Vice Capo del DAP
Dr. E. di Somma
Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dr. M. De Pascalis
e, per conoscenza
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
D.ssa P. Conte
Egr. Presidente,
a seguito del drammatico evento sismico che ha interessato lo scorso 6 aprile la regione Abruzzo, in particolare la città dell’Aquila e provincia, nell’apprezzare la tempestività con la quale codesta Amministrazione ha intrapreso le necessarie ed urgenti iniziative volte a fronteggiare l’emergenza e il disagio che l’evento ha determinato ai lavoratori penitenziari della Regione, questa O.S. intende segnalare un particolare, a nostro parere, di non poco conto che abbiamo colto nel contenuto della nota informativa n.0131719 della Direzione dell’organizzazione e delle relazioni e che i lavoratori penitenziari della regione ci hanno segnalato.
Si tratta nello specifico delle assenze dal servizio che per ovvi e giustificati motivi il personale in servizio presso le sedi penitenziarie dell’Aquila, ivi residente o alloggiato provvisoriamente, a causa del sisma, in varie zone della regione sono costretti ad effettuare in attesa che si riattivi la normale vita familiare e lavorativa.
Nella nota di cui sopra per venire incontro ai dipendenti si fa riferimento all’utilizzo del “congedo straordinario”, istituto contrattuale previsto per il personale della polizia penitenziaria ma non previsto dalla norma contrattuale del personale afferente al comparto ministeri che, ad oggi, risulta non avere avuto indicazioni precise circa la possibilità di usufruire di una tipologia di congedo (art. 18 del CCNL prevede solo tre giorni per gravi motivi) che non vada ad incidere sulle ferie previste contrattualmente.
La Fp Cgil, pertanto, considerando che l’evento di straordinaria drammaticità ha provato materialmente e psicologicamente molti lavoratori del settore e nel rispetto delle pari opportunità con i colleghi della Polizia Penitenziaria, ritiene urgente e necessario un Suo intervento sulla materia affinché al danno non si aggiunga anche la beffa.
In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.
La Coordinatrice Nazionale
Penitenziari – C. Ministeri
Lina Lamonica