Coord. Penitenziario – Ministeri: comunicato sulla mobilità volontaria

18 Luglio 2011

Comunicato

Alle lavoratrici ed ai lavoratori penitenziari – Ministeri

Il 22 ottobre u.s. è stato sottoscritto il nuovo accordo riguardante la mobilità volontaria per il personale del comparto ministeri. Tale accordo, che annulla quello precedente del luglio 2008, si è reso necessario in quanto nella fase attuativa del precedente con l’interpello emanato lo scorso febbraio, sono stati riscontrati alcuni punti di criticità.

Pertanto si è proceduto ad apportare alcune integrazioni e/o semplici modifiche avvalendoci per quanto possibile anche dei vostri contributi.

Certamente non abbiamo la certezza che quest’ultima versione raggiunga la perfezione, ma sicuramente l’intento è stato quello di agevolare il più possibile i lavoratori nel raggiungimento dell’obiettivo, in un contesto di legalità e trasparenza.

Crediamo, e lo auspichiamo, che l’accordo possa, dunque, fermare quella mobilità incontrollata, senza regole e trasparenza che ha caratterizzato per anni il comparto determinando situazioni, a volte, davvero scandalose.

Vigileremo perché ciò accada, perché venga garantito ai lavoratori un diritto legittimo, perchè tutto si esplichi nel rispetto delle regole condivise.

A tal proposito ci giungono notizie che una O.S., tra l’altro firmataria dell’accordo, evidentemente in fase di affannato proselitismo soprattutto tra i lavoratori neo assunti, educatori e contabili, pare stia intervenendo ad personam, raccogliendo le aspirazioni di sede di ciascun lavoratore al quale vengono rassicurati, sulla questione, interventi mirati e specifici.

Tale modalità di approccio, a dir poco maldestra, echeggia sistemi e prassi clientelari che hanno contribuito, nel corso degli anni, a rendere la situazione fortemente caotica, creando condizioni ed interventi disomogenei e ai quali si è cercato di porre fine con un accordo specifico anche in considerazione del fatto che la materia è contrattuale.

E’purtroppo evidente che detta modalità può trovare consensi, ma soprattutto speranze, tra i neo assunti in attesa della fase di assestamento delle sedi di prima assegnazione che prossimamente sarà avviata e, pertanto, può risultare impopolare o poco avvincente dal punto di vista emotivo, rivendicare e difendere la trasparenza e legalità entro cui si esplicheranno le procedure ed i criteri dell’accordo sottoscritto e ampiamente discussi anche nel corso delle assemblee sindacali svolte durante il recente percorso formativo.

Ma questa è la Fp Cgil, l’O.S . che fa della coerenza, della garanzia dei diritti e della legalità fondamenti essenziali del proprio mandato, ogni altra forma o modalità di intervento sui lavoratori mirato al consenso “obbligato” lo lasciamo ad altri, la nostra è l’O.S. di tutti i lavoratori senza se e senza ma.

Roma, 5 novembre 2009


La coordinatrice nazionale
Penitenziari – Ministeri

Lina Lamonica

 
 

 
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