Le scriventi OO.SS., in occasione della riunione del Consiglio Generale da poco rinnovato nella sua composizione, intendono riproporre, in particolare ai neo eletti, la situazione vertenziale in atto tra le OO.SS e l’Amministrazione ACI, che ha portato alla interruzione delle relazioni sindacali.
Le ragioni di tale decisione vanno ricercate nella politica e negli indirizzi programmatici dell’Ente perseguita in questi anni; linee di azione peraltro poste in essere dai vertici senza alcun coinvolgimento delle OO.SS, che rappresentano 3500 dipendenti che, a sostegno della vertenza sindacale, hanno dato piena partecipazione sia alle assemblee tenutesi nelle sedi provinciali sia ai presidi in via Marsala e Piazza Montecitorio.
Siamo stati costretti a prendere atto della assoluta mancanza di volontà da parte dell’Amministrazione ACI di aprire un confronto vero sulle politiche, le strategie, sulla gestione delle risorse e i rapporti con le società collegate; questo ci ha portato a dover coinvolgere Organi istituzionali e politici esterni, stante il perdurare dell’atteggiamento di palese distanza, e, diremmo quasi, di fastidio nei nostri confronti.
Abbiamo promosso audizioni presso le Commissioni Bilancio e Lavoro della Camera e ulteriori audizioni sono state previste presso altre Commissioni e Gruppi Parlamentari. A seguito delle nostre denunce, sono state presentate due diverse interrogazioni parlamentari. Continueremo su questa linea, fino a che non saranno create le condizioni per una interlocuzione efficace con la nostra controparte istituzionale che è e continua ad essere l’Amministrazione ACI.
Siamo a conoscenza che sono cambiati la maggioranza dei membri del Comitato Esecutivo, e due dei tre vicepresidenti. Interpretiamo questo come un primo segnale, ma il segnale positivo che le OO.SS. richiedono deve essere rappresentato dalla certezza che il cambiamento non può riguardare solo gli uomini ma, soprattutto la “politica”.
L’occasione è data dal Consiglio Generale odierna, che è chiamato a deliberare in merito ad argomenti sui quali abbiamo già avuto modo di esprimere il nostro parere negativo.
Consideriamo preoccupante infatti la scelta effettuata sulla CSAI al solo scopo di preservare interessi particolari e che oltretutto non mette al riparo l’Ente dal rischio di ulteriori interventi esterni.
Per quanto riguarda invece il progetto di razionalizzazione degli immobili dell’Ente, non vorremmo che l’averlo posto in discussione oggi rappresentasse un tentativo di far passare in maniera surrettizia il famigerato Piano Triennale, attuando una sorta di “spacchettamento per argomenti prioritari”, aggirando così il previsto confronto preventivo con le OO.SS. e il successivo passaggio nell’Assemblea dell’Ente.
Riteniamo che il rinnovo dei componenti del Consiglio Generale costituisca – tra l’altro – una favorevole occasione per aprire un confronto veramente collegiale all’interno dello stesso sui temi posti alla Vs. attenzione e sullo stato vertenziale in atto, per far sì che torni ad essere centrale nelle scelte politiche dell’ACI la valorizzazione del ruolo pubblico e sociale dell’Ente, lontano dall’ottica privatistica e pseudo imprenditiva finora seguita.
Valuteremo insieme ai lavoratori e alle lavoratrici nel corso di assemblee che saranno convocate in tutti i posti di lavoro nei prossimi giorni, i segnali che perverranno dal Consiglio.
Roma, 16 gennaio 2007
FP CGIL ACI FPS CISL ACI UILPA ACI
(D. Priami) (M. Semprini) (S. Pagani)
FIALP CISAL RDB P.I.
(L. De Santi) (L. Rocchi)