Comunicato unitario – Mobilitazione totale per il Contratto Nazionale settore funerario

18 Luglio 2011

Mobilitazione totale per il Contratto Nazionale e per il riconoscimento della nostra dignità da parte delle aziende pubbliche del settore funerario

FP CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI
 
Il gravissimo atteggiamento di Federutility con la succube e silente partecipazione di tutte le aziende del settore funerario (nessuna esclusa) e un ulteriore insulto alle ragioni e alla dignità dei lavoratori del settore.
Ad oggi Federutility, a circa 15 giorni dallo sciopero nazionale, non ha dato alcun segnale o formulato nessuna richiesta d’incontro, confermando volutamente quelle che sono oramai le proprie certezze: cancellare il confronto con i lavoratori e di conseguenza con il Sindacato; destrutturare il contratto nazionale attraverso gli accordi aziendali; indebolire l’impianto complessivo dei diritti attraverso le nuove precarie forme di assunzione; non riconoscere il ruolo delicato e fondamentale di questo lavoro al servizio delle collettività.
Il dovuto atteggiamento che ci si attendeva da parte di Federutility, dopo l’importante e riuscito sciopero del 5 giugno u.s., doveva includere la piena comprensione della determinazione dei lavoratori nel voler chiudere rapidamente la vertenza per il rinnovo del Contratto nazionale.
Non rimane quindi che trarre le giuste conseguenze e, attraverso una decisa iniziativa, rimuovere di “peso” le chiusure e i gravi silenzi posti in essere dalla controparte.
Pertanto, le Segreterie Nazionali nella valutazione della vertenza e del proseguimento della stessa, affinché si possa rinnovare il CCNL e recuperare il potere d’acquisto, in relazione al prossimo periodo estivo che prevede un periodo di moratoria e, in base al dettato della Legge 146/90, hanno previsto l’intensificazione del programma di iniziative, articolandolo su più interventi:
– Programmare, con cadenze ravvicinate, le assemblee dei lavoratori anche presso le sedi dei Comuni, in modo di rendere pressante l’attenzione dele Amministrazioni locali sulle ragioni della vertenza.
– Attivare dei presidi, con la forte presenza dei lavoratori, per spiegare ai cittadini, alle forze politiche ed alle istituzioni locali le ragioni della vertenza, acquisendo così sostegni esterni, visibilità e spinta per i scioperi successivi.
– Prevedere con attenzione e maggiore intensità l’applicazione tassativa degli articoli contrattuali, particolarmente per quanto attiene le condizioni, le norme di sicurezza e dell’igiene sul lavoro nonche il rispetto degli orari.
Ovviamente a sostegno di questo periodo di iniziative le Segreterie Nazionali hanno previsto un ulteriore ampio “pacchetto” di mobilitazione e di lotta prevedendo il blocco dello straordinario e una doppia giornata di sciopero così articolati:

Astensione collettiva dal lavoro straordinario da Giovedì 6 luglio 2006 a venerdì 14 luglio 2006
Due giorni di sciopero da collocare nel mese di settembre.

E’ evidente che lo sforzo richiesto a tutti, strutture sindacali territoriali, RSU, RSA e lavoratori è senza dubbio notevole ma è, ovviamente, corrispondente alla portata del conflitto che caratterizza il rinnovo del biennio economico del Contratto Collettivo Nazionale.
Si tratta in sostanza di sconfiggere la miope ed inaccettabile idea di chi non vuole il rinnovo del contratto nazionale per proseguire in una linea di abbattimento dei diritti e di contrazione dei salari per continuare a gestire il lavoro e i lavoratori come unico strumento per sopravvivere nella liberalizzazione del settore.
Il Contratto è un nostro diritto ed è giusto ed è indispensabile chiedere alle strutture ed ai lavoratori il massimo impegno, richiamando alla loro responsabilità non solo le controparti ma anche gli interlocutori istituzionali, prime tra tutti le Amministrazioni locali, in considerazione del fondamentale apporto, del nostro lavoro, alle città.

Roma, 22 Giugno 2006

LE SEGRETERIE NAZIONALI
FP CGIL Tamburini – Cenciotti
FIT CISL Curcio
UILTRASPORTI Tarlazzi

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