Comunicato stampa di Antonio Crispi Segr. Naz.le FPCGIL
e di
Gennaro Martinelli Coord. Nazionale FPCGIL
IL VERO OBIETTIVO SULLA SICUREZZA:
“PRIVATIZZARE”
Le notizie apparse stamani su alcuni quotidiani, riferite alla città di Roma, ripropongono il tema della sicurezza nelle città e le misure che le varie giunte vogliono porre in essere nell’immediato.
Anche, quando si ha un’importante presenza di agenti di polizia e carabinieri, vedi Roma, Milano ed altre città, non si capisce perché, al primo punto, non si ponga il miglioramento del coordinamento operativo.
La militarizzazione è un oltraggio alle città, alla loro storia, ai cittadini, una rappresentazione al mondo intero negativa.
Le città devono garantire sicurezza, senza però dare l’impressione sbagliata di inesistenti situazioni fuori controllo, al punto da voler utilizzare istituti di vigilanza privata e i volontari in compiti che attendono alla funzione pubblica delle Forze di Polizia.
Le giunte vogliono privatizzare la sicurezza, aumentare i costi a carico dei cittadini, inventare nuove clientele.
La sicurezza attiene alla libertà delle persone, ai loro diritti, alla praticabilità civile e democratica degli spazi cittadini e nulla c’entrano ronde o strutture, quali gli istituti di vigilanza privata, destinati dalla legge a compiti di metronotte, totalmente diversi e di natura privata.
Il primo obiettivo, a nostro avviso, sarebbe di potenziare il coordinamento delle Forze di Polizia, nel rispetto delle diverse peculiarità professionali, con la Polizia Municipale su cui i Sindaci farebbero bene ad investire e, speriamo, non solo in termini emergenziali.
La Polizia Municipale può dare un gran contributo di presenza in tutte le zone a garanzia della legalità e vivibilità cittadina, senza per questo essere snaturata o divenire residuale.
E’, invece, apprezzabile che si inquadri la sicurezza dei cittadini in un ambito che traguardi la soluzione, non solo in termini repressivi, ma che individui nella illuminazione delle strade, delle fermate di metrò e bus, nelle colonnine di soccorso ed in generale in un’attenzione alle periferie la via d’uscita dalle difficoltà.
Aggiungiamo, che é assente il tema dell’integrazione sociale e della lotta a qualsiasi forma xenofoba e razzista.
Il Governo, vuole schedare i bambini Rom, senza, invece, mandarli alla scuola dell’obbligo od offrire una soluzione abitativa più umana, quindi, non ci si può aspettar da Sindaci, d’uguale cultura politica – sociale, niente di meglio.
La FPCGIL su un problema che riguarda tutti i cittadini e fortemente le famiglie che vivono in periferia, le donne, i minori e in ogni caso, i soggetti più indifesi, è e resterà (come sempre) attenta sul merito dei provvedimenti contrastando qualsiasi deriva, ma pronta al confronto nell’interesse delle città.
Roma 30 Giugno 2008