IL DONO DELLA PUREZZA
E’ evidente a tutti i lavoratori del MEF che siamo in piena campagna elettorale per le RSU, questo si evince sia dai numerosi manifesti appesi nel palazzo, sia dai farneticanti e ripetuti comunicati di qualcuno.
I lavoratori e le lavoratrici del MEF in questi giorni ricevono comunicati tramite e-mail che definire allucinanti è poco.
In particolare le RDB, come altri noti personaggi, credono di essere stati unti dal Signore. I loro comunicati spandono purezza e verginità di intenti e, da quello che scrivono, solo con loro i lavoratori potranno trovare la pace, la resurrezione e l’immunità da ogni male. Ignorano, ancora una volta, che le lavoratrici ed i lavoratori del MEF non credono ai maghi ed hanno capacità di valutazione autonoma e seguono con attenzione chi espone argomentazioni serie e utili sulle problematiche che dobbiamo affrontare quotidianamente.
Sono loro che rimproverano il sindacato che pur di acquisire consensi da tutti, come le RDB fanno, è pronto a difendere tutto e tutti, anche l’indifendibile, senza se e senza ma.
Questo atteggiamento non paga, anzi fa sì che getti ulteriore discredito sui lavoratori rafforzando le tesi di chi ci accusa di essere tutti fannulloni.
Detto questo, noi non accetteremo che, in un momento come questo di espressione di democrazia esercitata dai lavoratori per le eleggere i loro rappresentanti, le RDB tentino ripetutamente di coinvolgere la CGIL in una rissa.
Non è nel nostro stile agire come serpenti a sonagli che iniettano veleno per sopravvivere.
Abbiamo sempre sostenuto che la nostra forza, la nostra tenacia derivi dal sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici che apprezzano la nostra correttezza e il nostro modo di sostenere le nostre ragioni e di chi intendiamo rappresentare.
Noi con le nostre e-mail raggiungiamo solo quei lavoratori che espressamente hanno chiesto di voler leggere ciò che scriviamo, le RDB, a dimostrazione che sono unti dal signore, sono stati forniti dell’intera lista di indirizzi di posta, quando si dice che la provvidenza vede e provvede è semplice realtà. Tutto ciò ci lascia indifferenti, confortati dalle continue richieste da parte dei lavoratori di poter ricevere i nostri messaggi. Sappiamo inoltre che le nostre e-mail, ritenute interessanti per gli svariati argomenti che trattiamo, circolano tra i lavoratori autonomamente e questo ci fa piacere.
Non cambieremo il nostro essere CGIL per adeguarci alle farneticanti ricette miracolose, lasciamo fare questo ai banditori di mestiere; noi, chi è nella CGIL, abbiamo scelto di fare Sindacato, tutelare i diritti, firmare accordi, difendere i più deboli, avanzare proposte e discuterle con i lavoratori.
Alle televendite non siamo interessati.
In questo momento il nostro compito è di poter far scegliere ai lavoratori del MEF da chi vogliono essere rappresentati e su questo siamo impegnati fortemente. La CGIL ha voluto le RSU, le sosterrà sempre, con forza e determinazione, sostenendo la piena autonomia nelle sue decisioni.
Dal 19 al 22 novembre saranno loro, i lavoratori, a decidere chi scegliere per essere rappresentati al meglio.
Roma 30 ottobre 2007
FP–CGIL MEF