Come anticipato nei nostri precedenti comunicati, al termine dell’assemblea di ieri mattina è stato attivato un “presidio” presso il Ministero del Commercio Internazionale.
Mentre circa 300 lavoratori partecipavano a tale presidio, una delegazione CGIL, CISL, UIL è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto del Ministro Bonino, Dr. Schiavo.
Allo stesso sono state rappresentate le forti preoccupazioni delle Organizzazioni Sindacali in ordine alle pesanti ricadute sull’attività dell’ICE, qualora non si modificassero le attuali scelte governative che hanno prodotto ulteriori tagli al bilancio dell’Istituto che, sommati a quelli previsti dalle finanziarie degli ultimi anni, riducono di circa il 50% i fondi dell’ente.
E’ stata, altresì, evidenziata la palese contraddizione tra il programma di governo volto a sostenere i processi di internazionalizzazione dell’impresa ed i tagli al bilancio dell’ICE. Dall’incontro è emersa anzitutto una scarsa attenzione nei confronti delle richieste dell’ICE, che forse vengono ancora ritenute dal nostro diretto interlocutore politico “esagerate” rispetto al necessario.
Infatti, il Dr. Schiavo, pur confermando la disponibilità del Ministro Bonino a presentare degli emendamenti subito dopo l’incontro di ieri, non è stato in grado di fornire risposte certe ed esaurienti quando gli è stato chiesto se tali emendamenti fossero accompagnati da concrete proposte di copertura finanziaria.
Poiché è di tutta evidenza che per essere approvati dal governo gli emendamenti devono contenere una esplicita previsione di copertura, temiamo che la proposta del Ministro Bonino sia solo formale: non vorremmo che l’indisponibilità a prevedere l’individuazione di tale copertura nascondesse la scelta di privilegiare altri strumenti ed altre strutture a danno della consolidata esperienza che può garantire l’ICE.
Per tutto quanto sopra, ribadito al Dr. Schiavo l’indispensabilità di una urgente, forte ed argomentata presa di posizione del Ministro, il Sindacato non può che proseguire con forza la strada della tutela dell’Istituto che, a causa di questi ultimi tagli, rischia non solo di dover chiudere la metà dei propri uffici all’estero ma anche di non essere in grado di assicurare il pagamento degli stipendi dei lavoratori, né lo svolgimento dell’attività corrente nell’esclusivo interesse del sistema delle aziende.
Considerato il momento grave e allo stesso tempo delicato che il nostro Istituto sta attraversando, domani mattina le segreterie aziendali CGIL, CISL e UILPA sono convocate per mettere a punto le adeguate azioni di protesta che proporremo successivamente in un’apposita assemblea del personale.
Pertanto, l’assemblea già programmata per domani 29 novembre è rinviata a data da destinarsi.
Roma, 28 novembre 2006
FP CGIL ICE FP
M. C. MONTANARO