Nella riunione di ieri, che doveva servire a proseguire il confronto relativo alla Formazione, è stato inserito, a sorpresa ed in modo unilaterale, come primo punto all’odg, l’argomento avente per oggetto: “Selezioni interne art. 2 comma 4, CCNI 2006, per profilo vigilanza”.
Il Responsabile della Vigilanza ci ha manifestato la necessità di procedere alla distribuzione dei posti a selezione per il profilo in questione, ricorrendo ad un’unica graduatoria regionale, piuttosto che tenere conto delle necessità delle varie sedi.
Per altro abbiamo appreso, negli scorsi giorni, dai nostri delegati che l’Amministrazione Centrale avrebbe, ancora una volta unilateralmente, richiesto la sospensione delle trattative relative alla distribuzione dei posti per sede C3 e C4, proprio per la questione posta in premessa.
La proposta è stata motivata in modo confuso.
Non abbiamo compreso se le motivazioni fossero organizzative (il livello regionale della vigilanza?), relative all’anzianità, ovvero relative alla sufficienza o insufficienza di posti per garantire: che cosa?
Qual è la preoccupazione dell’Amministrazione rispetto a trattative regionali che sicuramente meglio che al centro sono in grado di valutare specifiche esigenze locali, conoscendo la distribuzione di tutti i propri operatori nelle varie sedi?
Per quanto ci riguarda, assieme alle altre OO.SS., abbiamo ritenuto di non accettare una proposta di cui abbiamo compreso una sola cosa: la richiesta di violare o quanto meno cambiare alcuni termini del CCNI 2006 a partita iniziata, ovvero ad accordo già sottoscritto e con le selezioni in procedura di attuazione.
L’incoerenza dell’Amministrazione ci sembra ancora maggiore per questa incomprensibile e pretesa attenzione dell’Amministrazione stessa rispetto alla Vigilanza per la quale inizialmente aveva previsto l’esclusione di alcune regioni dalle selezioni e un ridotto numero di posti a bando.
Ricordiamo che per effetto di una forte iniziativa sindacale i posti sono stati raddoppiati e nessuna regione è rimasta esclusa dalla possibilità di partecipare.
Pur sapendo che il lavoro di Vigilanza non esprime posizioni organizzative ma l’unicità della figura stessa (non è un caso che avevamo addensato tale figura sui soli profili C3 e C4), riteniamo, come già detto, che un’equa ripartizione dei posti per sede, volta a cogliere le specifiche necessità di ciascuna regione, sia appannaggio delle trattative regionali.
Vorremmo aggiungere a margine che su iniziativa dell’Amministrazione è stato indetto un concorso pubblico per Ispettore di Vigilanza a C1, modificando, nei fatti, un assetto organizzativo che stavamo ancora discutendo (Commissione di Vigilanza).
Così come rammentiamo, per dirla tutta, che l’Amministrazione, ad oggi, non è stata in grado di convincere i Ministeri Vigilanti della necessità di finanziare il fondo di Ente in modo adeguato per tutti i lavoratori dell’Inps, compresi quelli della Vigilanza, che di anno in anno sono chiamati ad assolvere compiti ulteriori rispetto a prima.
Riteniamo che assieme all’Amministrazione, quella parte che c’è ed è disponibile a confrontarsi con i rappresentanti dei lavoratori, dobbiamo con urgenza affrontare:
il piano di produttività 2008/2009;
il CCNI 2006/2009 a partire dalla nuova classificazione del personale e il conseguente riassetto organizzativo Inps;
l’ipotesi di accordo per la mobilità nazionale ed interente;
un nuovo sistema di valutazione della dirigenza;
il protocollo sulle relazioni sindacali, così necessario in tempi tanto incerti.
Infine è superfluo ricordare che abbiamo la necessità di vedere l’attuazione del Telelavoro secondo i criteri sottoscritti già da tempo; così come c’è la necessità di affrontare le problematiche relative all’armonizzazione delle retribuzioni, sia per chi è sottoposto al fenomeno del riassorbimento, sia per chi, come gli ex insegnanti, attende la possibilità di veder precisata la propria retribuzione di anzianità, come convenuto nell’intesa tra l’Amministrazione e tutte le OO.SS. ad ottobre 2007; senza dimenticare che l’Amministrazione ritiene superfluo confrontarsi sugli innegabili problemi inerenti l’invalidità civile, riguardo alla quale alcuni direttori regionali rifiutano persino il livello informativo.
Ci sembra che ce ne sia abbastanza per impegnare tutta l’Amministrazione rispetto ai problemi dei lavoratori che sono, tutti, la garanzia di un servizio efficace nei confronti dei cittadini.
Se i lavoratori sono il mezzo per raggiungere la finalità di un adeguato servizio sociale vorremmo sapere perché una parte dell’Amministrazione è assente e come intende comportarsi.
Roma, 20 marzo 2008
p. il Coordinamento Nazionale F.P. CGIL Inps
Daniele NOLA