F.P. C.G.I.L.
Corte dei Conti
Sono passati solo cinque giorni dal nostro allarmato comunicato nel quale evidenziavamo il grave atteggiamento che l’Amministrazione della Corte dei conti sta perpetrando nei confronti delle OO.SS. ( e quindi contro i lavoratori), che già l’Amministrazione ci riprova.
ECCO I FATTI:
Venerdì 13-10-2006 l’Amministrazione ha convocato una riunione con le OO.SS. per sottoscrivere il protocollo d’intesa sul “CODICE CONTRO LE MOLESTIE SESSUALI E PER LA TUTELA DELLA DIGNITA’ DEL PERSONALE DELLA CORTE DEI CONTI “, presentando, inoltre , la proposta per le nomine dei consiglieri/e di fiducia in materia di pari opportunità e di mobbing.
Le OO.SS. si sono dichiarate molto soddisfatte sul lavoro svolto dal Comitato Pari Opportunità ed hanno sottoscritto il protocollo d’intesa di adozione del Codice.
Non altrettanto è avvenuto per la proposta dei nominativi formulata dall’Amministrazione riguardo ai due consiglieri di fiducia, rispettivamente del Comitato Pari Opportunità e del Comitato Paritetico sul fenomeno del mobbing.
Le critiche sono state rivolte al metodo con il quale è stata operata la scelta:
prima di procedere alle nomine era necessario individuare i criteri;
si era convenuto che il Consigliere di fiducia dei due Comitati fosse uno solo;
che lo stesso dovesse essere individuato tra persone qualificate per esperienza, competenza e professionalità nella difficile e delicata materia del mobbing.
Si era quindi deciso di soprassedere alla nomina fino a quando non si fosse individuato da parte dell’Amministrazione il personale qualificato per questo difficile compito, senza alcuna preclusione di professionalità esterne all’Istituto.
Dopo tutto questo, l’Amministrazione, con atto autoritativo, con decreto n. 1452 del 20 ottobre 2006, in completo contrasto con quanto argomentato con le OO.SS. ripropone i nominativi già proposti il 13-10-2006 ignorando completamente il dibattito avuto con le OO.SS.
Non è questo il modo di agire di un Amministrazione che cerca il dialogo per poi fare esattamente come gli pare.
Non è questo il modo di trattare i sindacati e con essi i lavoratori.
La C.G.I.L. constato che, come aveva paventato nel precedente comunicato, l’Amministrazione ha interrotto il corretto clima di confronto con le parti sociali, dimostrando di avere intenzione di procedere in maniera autoritativa ed unilaterale su tutti gli argomenti che interessano il personale della Corte dei conti;
CHIEDE
la sospensione del decreto n. 1452/S. G./2006;
un incontro immediato al Segretario Generale ed alle OO.SS. per ristabilire un clima corretto di relazioni sindacali a tutela e salvaguardia di tutti i lavoratori della Corte dei conti.
Roma, 25 ottobre 2006
Coordinamento Regionale CGIL
Coordinamento Nazionale CGIL