L’UOVO DI COLOMBO
IN TEMPI DI CAMPAGNA ELETTORALE TUTTO FA BRODO, E PERTANTO CI TROVIAMO DI FRONTE A DISINVOLTI COMUNICATI SINDACALI, I QUALI CI DANNO SOLUZIONI FINO A IERI IMPENSATE, E SE MAGARI LE AVESSERO FORNITE A TEMPO DEBITO, CI SAREMMO TUTTI RISPARMIATI UN BEL PO’ DI LAVORO.
L’UOVO DI COLOMBO CONSISTE NELLA SOLUZIONE CHE SI STA TENTANDO DI ATTUARE CON IL DISEGNO DI LEGGE SULLA RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, RIORGANIZZAZIONE IMPRONTATA SUL COSIDDETTO “UFFICIO DEL PROCESSO” ED OBIETTIVIZZATA SULLA NECESSITA’ DI ABBATTIMENTO DEI TEMPI DEL PROCESSO, RIDEFINENDO RUOLI E FUNZIONI DEL PERSONALE CONTRATTUALIZZATO E DEGLI STESSI GIUDICI. UN PROGETTO AMBIZIOSO E DI GRANDE PORTATA. ALL’INTERNO DELLA VENTILATA RIORGANIZZAZIONE IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA HA INDIVIDUATO LA POSSIBILITA’ DI RICOLLOCAZIONE PROFESSIONALE DEI LAVORATORI, RIDEFINENDO LA PIANTA ORGANICA E FINANZIANDO IL PROCESSO.
PURTROPPO IL DISEGNO DI LEGGE E’ USCITO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEPURATO DELLA PARTE RELATIVA ALLA RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI, POICHE’ TALE PARTE NON HA SUPERATO I CONTROLLI CHE IL MINISTERO DELL’ECONOMIA ATTUA SU OGNI DISEGNO DI LEGGE. LA MOTIVAZIONE DI QUESTA DEPURAZIONE E’ TUTTA ALL’INTERNO DELLE OBIEZIONI DI NATURA GIURIDICA CHE FINO AD OGGI HANNO SEMPRE INTERESSATO I PROCESSI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PERSONALE, A PARTIRE DALLA ORMAI CELEBERRIMA SENTENZA N.194/2001 DELLA CORTE COSTITUZIONALE E TALI OBIEZIONI NON HANNO CONSENTITO DIRITTO DI CITTADINANZA ALLA SERIETA’ DELL’INTENTO DI QUELLA AMMINISTRAZIONE CHE, IN MODO A NOSTRO AVVISO RESPONSABILE, HA INDICATO PRECISI OBIETTIVI E MODALITA’ PREDETERMINATE DELLA RIORGANIZZAZIONE CHE SI INTENDE ATTUARE.
PERTANTO, ALLO STATO, OCCORRERA’ VERIFICARE L’ITER DEL DISEGNO DI LEGGE PER SAPERE SE ESSO RIUSCIRA’ NELL’INTENTO DI RICOLLOCARE IL PERSONALE NELL’AMBITO DI UN PROCESSO GENERALE DI REVISIONE DEL FABBISOGNO PROFESSIONALE, SENZA PROCEDERE A RIQUALIFICAZIONI O CORSI-CONCORSI.
QUESTA E’ LA VICENDA NEL SUO CONCRETO SVOLGERSI ED IL SUO CONCRETO SVOLGERSI DEVE ANCHE ESSO ESSERE OGGETTO DI VALUTAZIONE DA PARTE DEI LAVORATORI, ALTRIMENTI SIAMO ALLA MERA PROPAGANDA.
QUINDI SE L’AMMINISTRAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI E’ SERIAMENTE INTENZIONATA AD OPERARE UNA RIORGANIZZAZIONE PROFONDA DEI SUOI CICLI PRODUTTIVI, PONENDO AL CENTRO DELLA QUESTIONE LA PROBLEMATICA DELLA PROFESSIONALITA’ DEI LAVORATORI, TROVERA’ NEL NOSTRO SINDACATO UN INTERLOCUTORE ATTENTO, INTERESSATO E CERTAMENTE FAVOREVOLE, SE INVECE DOBBIAMO ASSISTERE AD UN BALLETTO PREELETTORALE CHE, NELLE MIGLIORI TRADIZIONI, INSEGUE IL FACILE CONSENSO FACENDO INTRAVEDERE L’UOVO DI COLOMBO DI TURNO,
NOI NON CI FAREMO PRENDERE IN GIRO. SE ESISTONO PROPOSTE SERIE E PERCORRIBILI SIAMO PRONTI DA ADESSO A DISCUTERLE, NEL FRATTEMPO RITENIAMO SEMPLICEMENTE CHE GLI ACCORDI SOTTOSCRITTI VADANO RISPETTATI, APPLICATI E POSSIBILMENTE MIGLIORATI NELL’INTERESSE DEI LAVORATORI.
IL COORDINATORE NAZIONALE CGIL
DELLA CORTE DEI CONTI
MICHELE PIETRAFESA
ROMA, 11-06-2007