La legge finanziaria procede nel suo iter parlamentare e le risorse per il rinnovo dei contratti delle lavoratrici ed i lavoratori dei settori pubblici continuano a non essere previste e il Governo non si scomoda neanche per convocarci e spiegarci le sue intenzioni.
Il tempo a disposizione per cambiare l’attuale situazione sta scadendo e il silenzio del Governo è di per se una risposta negativa alle nostre richieste.
Risposte negative alla quale si aggiunge l’insulto all’equità che tanti commi e norme dell’attuale stesura della legge finanziaria rappresentano, determinando condizioni di privilegio ingiustificato per questa o quella categoria.
In un Paese dove pare che solo chi urla più forte ottiene visibilità e udienza, nessuno potrà stupirsi se l’esasperazione per il fatto di non veder rispettato il diritto “normale” al rinnovo del contratto di lavoro, produrrà un inasprimento forte del conflitto e magari atti eclatanti.
Si deve sapere fin d’ora che la responsabilità di tutto ciò che potrà accadere, ricade unicamente sulle spalle di chi si ostina a non dare risposte adeguate alle lavoratrici ed ai lavoratori che ogni giorno garantiscono servizi a tutti i cittadini.
FP–CGIL (Carlo Podda)- CISL–FP (Rino Tarelli)- UIL–FPL (Carlo Fiordaliso)- UIL–PA (Salvatore Bosco)
Roma, 13 dicembre 2007