Agenzia delle Entrate: Relazioni sindacali e riorganizzazione dell’Agenzia – Emilia Romagna

18 Luglio 2011

Relazioni sindacali e riorganizzazione dell'Agenzia

 

Dopo una pessima partenza,
solo approssimazione!

 

Il 20 maggio, dopo ore di discussione, ancora nulla di fatto in questa regione sul fronte delle relazioni sindacali. Difficile recuperare un clima sereno e costruttivo in un contesto che vede (purtroppo) il fronte sindacale frantumato da personalismi o da logiche di comodo e l’amministrazione restia a firmare accordi o anche solo ad assumersi impegni formali. Intanto, i problemi aumentano. Un incontro, quello in Direzione Regionale, che doveva definire l’assetto dei nuovi uffici (Ufficio Grandi Contribuenti e Ufficio Antifrode) e individuare le posizioni organizzative o di coordinamento da remunerare per l’anno 2009 col budget residuo non utilizzato ex art. 12 (circa 9.000 euro).

La necessità dell’amministrazione di adottare misure organizzative tese ad assicurare la funzionalità dei nuovi uffici, nell’interesse prima di tutto dei dipendenti ad essi assegnati, non può essere negata, ma non si può sottacere che le procedure di interpello per la selezione del personale da impiegare presso i due uffici non sono state oggetto di confronto con le OO.SS. e pertanto non hanno, a nostro giudizio, gli indispensabili requisiti di trasparenza e correttezza.

Per rimanere al merito della proposta illustrata alle OO.SS. (6 figure nell’Ufficio Grandi Contribuenti e 2 nell’Ufficio Antifrode), abbiamo espresso la nostra contrarietà all’istituzione di figure di coordinamento direttamente impegnate nell’attività di verifica. Il coordinamento è un’attività ben diversa dall’affiancamento e dalla formazione sul campo, come implicitamente ammesso dalla stessa amministrazione.

A nostro avviso, vanno perciò esattamente definite competenze e risorse, la sede di lavoro dei verificatori in primis (anche in relazione all’indennità di missione), e comunque di tutto il personale assegnato alle nuove strutture, il numero e la tipologia delle unità organizzative e degli eventuali responsabili, legando gli incarichi all’effettivo svolgimento di funzioni, tenuto conto dei requisiti richiesti dal CCNI.

Inoltre, il confronto su queste posizioni organizzative non può essere disgiunto da una discussione complessiva che comprenda l’individuazione degli incarichi di Capo Reparto ed Esperto delle Direzioni Regionali e le relative indennità, che l’accordo nazionale del 7 marzo 2007 aveva rinviato ad un’apposita contrattazione da concludersi entro il 31 dicembre 2007. Contrattazione neanche avviata. L’attuale assetto, quindi, non può che essere assolutamente provvisorio, e deve essere celermente definito con il pieno coinvolgimento del livello nazionale per le implicazioni e le ricadute sul personale e sul salario accessorio.

Non vogliamo tralasciare altre questioni che ci stanno a cuore e che vorremmo definire al tavolo regionale e provinciale attraverso un calendario di incontri più volte sollecitato:

– i problemi tuttora aperti nella Direzione Provinciale di Bologna: accorpamento di aree, orario di lavoro, apertura pomeridiana degli sportelli, cartellino di riconoscimento, tanto per citarne alcuni; apprendiamo dai giornali che hanno trovato soluzione alcune problematiche da noi sollevate in diverse occasioni, riguardanti l’ufficio di Imola, e prendiamo atto che questa dirigenza è pronta a rettificare le proprie politiche organizzative quando a richiederlo sono professionisti e amministratori locali piuttosto che i lavoratori;
– l’attivazione delle nuove Direzioni Provinciali;
– la definizione degli organici delle nuove strutture in funzione di assegnazione di personale e trasferimenti;
– la mobilità regionale e territoriale 2009; in passato abbiamo sempre coniugato le richieste (di sede) dei lavoratori con le esigenze dell’amministrazione con accordi di mobilità (l’ultimo è del settembre scorso) che hanno soddisfatto entrambi;
– l’assunzione dei tirocinanti e dei CFL; dal 1 luglio altri 16 colleghi, ex CFL saranno trasferiti (2 a Rimini e 14 a Bologna) e in un secondo momento si prospetta (ci auguriamo) l’assunzione dei tirocinanti che a breve completeranno con l’esame orale il loro percorso formativo.

Un confronto complessivo che porti ad accordi esigibili, a cui la Direzione si sottrae ormai da troppo tempo, non è più rinviabile.

FPCGIL Emilia Romagna
Coord. Regionale Agenzia delle Entrate

 
 

 
 
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