Agenzia delle Entrate: Documento delle RSU Roma 2

18 Luglio 2011

Documento delle RSU Roma 2

 
Roma, 10 marzo 2009
 
Al direttore dell’Agenzia Entrate Attilio Befera

Alle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali


L’Agenzia delle Entrate ha deciso di estromettere le organizzazioni sindacali CGIL FP, RdB-PI, e Flp dal tavolo di trattativa sulla riorganizzazione facendo valere strumentalmente un parere ARAN che equipara la firma del rinnovo economico biennale alla firma del contratto collettivo.

L’interpretazione ARAN è totalmente infondata, poiché equipara la tappa dell’adeguamento biennale dello stipendio tabellare a quella della sottoscrizione del contratto collettivo quadriennale (che tutte le organizzazioni sindacali estromesse hanno sottoscritto). Questo orientamento svilisce la democrazia sindacale e modifica gli equilibri legati alla rappresentatività delle varie organizzazioni sindacali in spregio alla volontà dei lavoratori, iscritti e non.

Conseguentemente, la scelta dell’Agenzia delle Entrate di avvalersi del discutibile parere ARAN ha una fortissima valenza politica e si traduce nel tentativo di alterare le corrette relazioni sindacali proprio nel momento in cui l’amministrazione si accinge a stravolgere il modello organizzativo fin qui adottato. I lavoratori sanno ormai che la riorganizzazione avrà conseguenze profonde su sviluppi professionali, mobilità, aspetti salariali e nessuno si sente oggi garantito rispetto ai rischi che essa determinerà.

Tra i più concreti pericoli c’è quello del depotenziamento del ruolo delle rappresentanze sindacali di posto di lavoro che si troveranno ad essere espressione di uffici che non esisteranno più mentre nel frattempo verranno costituiti nuovi uffici (le direzioni provinciali e gli uffici territoriali) privi di rappresentanza aziendale.

L’arbitraria e illegittima esclusione di alcune organizzazioni sindacali dai tavoli di trattativa sembra quindi in questo momento una mossa tendente a creare rapporti orientati all’acquiescenza o alla cogestione della ristrutturazione secondo il volere dell’amministrazione che la sta attuando.

La RSU dell’ufficio di Roma 2, preso atto dell’assoluta mancanza di informazione, non può non avvertire sullo sfondo una provocazione scientificamente studiata.
Si tratta, pertanto, di una sfida e come tale questa RSU è intenzionata ad accettarla, promuovendo ogni utile iniziativa finalizzata a neutralizzare la velleitaria pretesa di pianificare l’organizzazione del lavoro senza il dovuto confronto con i lavoratori, che sono, sia detto con voce altisonante, i veri protagonisti della scena finanziaria.
Pertanto, ogni lavoratore dell’ufficio di Roma 2 sarà chiamato a svolgere un ruolo di primo piano. Tanto per riaffermare la centralità della propria professionalità contro chi, in modo autoritario e arrogante, vuole cancellare le tutele e i diritti sociali e sindacali.
A tale impegno questa RSU – va detto senza alcuna retorica- sarà sospinta dal desiderio di rispettare e far rispettare tutte quelle regole che, nello spirito di una sempre auspicata e decantata trasparenza e democraticità, hanno voluto porre fine ad ogni forma di larvato autoritarismo.

La RSU dell’ufficio di Roma 2 invita i lavoratori ad applicare rigidamente le pause 626 durante le quali confrontarsi sui temi posti dalla riorganizzazione e chiede all’amministrazione delle Entrate di ripristinare immediatamente le corrette relazioni sindacali innanzitutto convocando le organizzazioni sindacali escluse per la definizione di un accordo-quadro nazionale sulla riorganizzazione che dia ai lavoratori le garanzie chieste.

I componenti della RSU di Roma 2

 
 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto